Il 3 novembre 2020, Amina Mohammed, Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha riferito al Consiglio di Sicurezza che i capi di Stato e i governi locali non stanno compiendo progressi sufficienti per affrontare le conseguenze della pandemia in corso nei Paesi in guerra. Il Vice Segretario Generale dell’ONU ha dichiarato che l’assistenza sanitaria inadeguata, la crisi economica e gli eventi climatici "causano disordini sociali, episodi di violenza domestica e deficit democratico nel Sahel e in Medio Oriente." Sono le donne, in media, la fascia demografica più colpita.
Il Vice Segretario Generale ha poi sottolineato come ci sia evidente disparità tra uomini e donne nell'assegnazione dei posti di lavoro nei settori più duramente colpiti dai lockdown forzati. Le donne subiscono perdite sostanziali di reddito, sono soggette all’insicurezza sociale, non godono del diritto di accesso all’assistenza sanitaria. Amina Mohammed ha ricordato che le donne sono vittime di violenza domestica o di abusi da parte dei gruppi armati che terrorizzano le comunità.
Il Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite ha concluso il suo discorso rivendicando un immediato cessate il fuoco mondiale, affinché le popolazioni più vulnerabili possano contrastare gli effetti della pandemia di COVID-19. Assicurando la pace nelle zone in conflitto, sarebbe possibile creare nuove opportunità per facilitare la crescita nei settori dello sviluppo umano e dell'assistenza sanitaria. Amina Mohammed ha invitato i governi nazionali a lavorare per promuovere modi innovativi per migliorare l'apprendimento, il lavoro e la socializzazione in modo più produttivo.
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2020/11/1076792
Autore: Sergio Gomez; Editor: Aleksandra Krol; Traduzione: Simona Smacchi