Il rapporto di Action On Armed Violence (AOAV) riporta 1.785 morti e feriti in seguito a 229 episodi di violenza esplosiva in tutto il mondo. Tra queste cifre, i civili hanno rappresentato il 50% dei morti e dei feriti registrati. I cinque Paesi con il più alto numero di vittime civili in ordine a partire dal Paese maggiormente colpito sono stati: Afghanistan, Siria, Yemen, Pakistan e Iraq.
Le armi esplosive comprendono armi che producono effetti su un'ampia area di esplosione o frammenti sparsi. Di conseguenza, a causa del danno indiscriminato che queste armi causano ai civili, non dovrebbero essere usate in aree altamente popolate. Secondo il rapporto di novembre dell'AOAV, tra i metodi principali delle armi esplosive, gli ordigni esplosivi improvvisati (IED) sono stati responsabili di circa la metà delle vittime civili. Le restanti vittime civili sono state causate da esplosivi lanciati a terra (36%), mine antiuomo (5%), attacchi aerei (4%) e altri metodi di lancio non identificati (2%).
L'AOAV condanna l'uso della violenza contro i civili e l'uso di armi esplosive nelle aree popolate. Pertanto sollecita tutti gli attori responsabili a bandire l'uso di armi esplosive con effetti ad ampio raggio nei luoghi in cui è probabile trovare un'alta concentrazione di civili.
Per saperne di più:
https://aoav.org.uk/2020/explosive-violence-in-november-2020/
https://www.hrw.org/news/2020/02/06/explosive-weapons-devastating-civilians
http://www.inew.org/political-response/
Autore: Carla Pintor