Le nuove sfide a 20 anni dalla Risoluzione “Donne, Pace e Sicurezza”

L'inviato speciale dell'Unione Africana per Donne, la Pace e Sicurezza in Somalia L'inviato speciale dell'Unione Africana per Donne, la Pace e Sicurezza in Somalia UN Photo

15 ottobre 2020

A vent’anni dalla Risoluzione, il Covid e la condivisione dei dati presentano nuove sfide e opportunità per l’uguaglianza di genere

Il 31 ottobre la Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza  “Donne, Pace e Sicurezza”  compirà 20 anni. La Risoluzione riconobbe per prima volta il ruolo delle donne nei conflitti armati, dalla prevenzione al processo di pace, permettendo una maggiore uguaglianza e inclusione. Contemporaneamente, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) sottolinea come, basandosi sul COVID-19 Global Gender Response Tracker, il mondo non stia facendo abbastanza per fronteggiare le conseguenze economiche e sociali dalla pandemia. Misure relative all’integrità fisica ed economica delle donne sono applicate solo dal 12% dei Paesi con diversi livelli di efficacia e puntualità nell’azione e forti differenze nelle diverse regioni.

L’azione però, non può essere solo statale e legata alla pandemia. L’importanza e complessità della violenza di genere nei conflitti (CRSV) richiede una partecipazione delle organizzazioni non governative e delle Missioni e agenzie ONU coinvolte a tutti i livelli. Per questa ragione il Center for Civilians in Conflict (CIVIC) spinge per l’implementazione di un sistema di condivisione delle informazioni tra i diversi attori coinvolti. L’inclusione della CRSV nelle Misure di Monitoraggio, Analisi e Reporting (MARA), per esempio, può permettere la determinazione di pattern geografici e preventivi specifici. Oltre a un’azione più mirata sul campo, il MARA, come il COVID Tracker, permettono una migliore trasmissibilità di queste questioni ai funzionari dell'ONU che parallelamente le promuovono a livello internazionale.

Come sottolineato dall’UNDP, la pandemia offre una possibilità inedita per riformulare i modelli economici e implementativi, permettendo una maggiore giustizia sociale ed uguaglianza di genere nei contesti conflittuali e non. L’azione contestuale e la condivisione di dati e buone pratiche diventano, quindi, centrali in tal senso.

 

Per saperne di più:

https://civiliansinconflict.org/blog/wps20-improving-information-sharing/

https://www.undp.org/content/undp/en/home/news-centre/news/2020/undp-and-un-womens-newly-launch-covid-19-global-gender-response-.html

https://theglobalobservatory.org/2020/10/next-20-years-of-women-peace-security-agenda/

 

Autore: Matteo Consiglio; Editor: Margherita Curti

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