Le prime dichiarazioni dei membri dell’ONU mostrano un impegno condiviso

La statua al di fuori del International Disarmament Institute, nel campus di New York della Pace University. La statua al di fuori del International Disarmament Institute, nel campus di New York della Pace University. National Today / Scaricata da https://nationaltoday.com/disarmament-week/

4 ottobre 2022

Nella giornata di apertura del dibattito generale del Primo Comitato, diversi paesi hanno presentato le loro questioni più urgenti e hanno richiesto un'azione collettiva.

In seguito alle dichiarazioni di apertura dell'Alto rappresentante per gli Affari del Disarmo, diversi paesi e coalizioni hanno rilasciato dichiarazioni in cui evidenziano le loro posizioni su questioni chiave e sottolineano le loro principali preoccupazioni.  Come previsto, quasi tutti i paesi che hanno rilasciato una dichiarazione hanno condannato l'invasione russa dell'Ucraina, promettendo una ferma opposizione.  L'Unione europea ha citato l’Alto Rappresentante dell'UE Joseph Borrell:

 

“Queste sono tra le ore più buie per l'Europa dalla Seconda guerra mondiale….  Questa non è solo la più grande violazione del diritto internazionale, è una violazione dei principi fondamentali della convivenza umana.  Sta costando molte vite con conseguenze sconosciute per il futuro.”

 

Analogamente, gli Stati Uniti hanno criticato la Russia per le loro spietate invasioni delle città ucraine, le sconsiderate minacce di conflitto nucleare e la diffusione di disinformazione riguardo all’utilizzo di armi chimiche e biologiche.  La portavoce degli Stati Uniti, Ms. Bonnie Jenkins, ha continuato dichiarando che "la Russia ha deliberatamente scelto la via della guerra e della distruzione" trascurando di rispettare le leggi internazionali e ignorando il possibile disastro globale che deriverebbe dall'uso di armi di distruzione di massa.

 

Inoltre, la mancata ratifica alla 10ma Conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) di agosto è stata presa in considerazione da numerosi paesi. I paesi nordici hanno espresso "profondo rammarico" in risposta alla Russia, che da sola ha impedito a questo trattato di raggiungere il consenso.  Il Sud Africa ha fornito ulteriori osservazioni:

 

Questa mancanza di consenso, che segna dodici anni di fallimento, è un chiaro promemoria delle lunghezze che gli Stati dotati di armi nucleari sono disposti a fare... per anteporre i loro interessi egoistici alla pace collettiva e alla sicurezza del resto dell'umanità".

 

Gli Stati Uniti hanno tentato di alterare la narrativa che ha circondato questa conferenza, negando che fosse un fallimento. Il fatto che 150 paesi siano giunti a un accordo è stata una dimostrazione di unità e di un notevole sostegno al TNP, come affermato da Ms. Jenkins. Questa ha sostenuto che "questo non è il risultato del fallimento del trattato e nemmeno del suo processo politico, ma è stata l'azione di un singolo stato".

 

Innegabilmente, il conflitto russo-ucraino è stato quello più discusso, una dinamica che ha evidenziato una profonda preoccupazione per la questione in corso, come l’impatto sui civili e le conseguenze che impone al mondo nel suo insieme. Sono state prese in considerazione altre preoccupazioni condivise, con il Central American Integration System (SICA) e la Caribbean Community (CARICOM) che hanno discusso entrambi del commercio di armi leggere e di piccolo calibro, definendo il suo ruolo nella criminalità organizzata transnazionale.

 

Inoltre, i paesi nordici hanno invitato tutti i membri delle Nazioni Unite ad aderire all’Arms Trade Treaty e hanno anche incoraggiato un ulteriore sforzo in ambito di protezione dei civili dalle armi esplosive nelle aree popolate (EWIPA). Questa è una questione attuale che deve essere affrontata con urgenza, dato che continua a vigere una diffusa impunità globale che circonda l'uso di EWIPA. Con l’avanzare della discussione presso il Primo Comitato, si prevede che questa serie di problematiche sarà presa in considerazione durante i dibattiti e le discussioni, nella speranza che questi producano risoluzioni incisive.

di Nicole Piusienski, tradotto da Ignazio Alcamo

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