Il 5 giugno scorso, un attacco di un gruppo armato non statale a Solhan, in Burkina Faso, ha provocato la morte di più di 130 civili, tra cui un alto numero di bambini, secondo le autorità nazionali. Dopo l'attacco, l'Agenzia delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) ha mobilitato le forze di assistenza umanitaria a sostegno del governo e delle autorità locali nella zona di Sebba, a pochi chilometri dal villaggio colpito.
Negli ultimi mesi, gli attacchi e le violazioni dei diritti umani contro le popolazioni civili sono aumentati in Burkina Faso. Secondo le ricerche dei servizi dell'OCHA, nel solo mese di giugno sono stati uccisi 178 civili, tra cui molti bambini. Il paese ora sta vivendo una crisi umanitaria senza precedenti. Secondo i dati dell'UNICEF, ci sono attualmente più di 1.2 milioni di sfollati interni, il 61% dei quali sono bambini, un numero che è aumentato dal 2019. La stessa fonte riferisce che più di 300.000 bambini sono attualmente fuori dalla scuola a causa della chiusura di 2.244 scuole; circa il 10 per cento delle scuole del paese; inoltre, circa 800.000 persone non hanno accesso alle cure mediche a causa della chiusura dei centri sanitari.
Durante questi mesi, l'UNICEF e i suoi partner hanno potenziato l'assistenza di emergenza alle famiglie più vulnerabili. In coordinamento con il governo del Burkina Faso, le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni non governative, questo intervento è consistito nel fornire supporto materiale (come kit igienici, cibo e acqua) attraverso cui sostenere le persone più bisognose. Secondo l'UNICEF, più di 13.000 sfollati, tra cui più di 9.000 bambini, riceveranno 2.000 zanzariere, 500 kit per l'igiene e la dignità, e sapone per prevenire la diffusione di malattie trasmesse dall'acqua durante la stagione delle piogge e per mantenere una buona igiene. Inoltre, 1.000 teloni sono stati distribuiti tra la popolazione sfollata per fornire alle famiglie un riparo e aiutare i bambini a superare gli esami di fine anno.
L'UNICEF mira a mantenere la promessa fatta nella Carta Africana sui Diritti e il Benessere del Bambino, cioè la protezione di ogni bambino dalle conseguenze dei conflitti armati, altri disastri o emergenze. L'agenzia delle Nazioni Unite ha esortato a raddoppiare gli sforzi per proteggerli in Burkina Faso.
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