Nella Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato, l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, e il Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati, Virginia Camba, hanno messo in guardia da un possibile aumento del numero di bambini che si uniscono a gruppi armati come conseguenza della pandemia COVID-19. Infatti, hanno notato che l’aumento del tasso di povertà e la mancanza di opportunità causati dalla situazione rendono i bambini più vulnerabili ai tentativi di reclutamento.
In oltre 20 paesi con conflitti attivi, decine di migliaia di ragazzi e ragazze vengono reclutati come bambini soldato dopo essere stati forzati, manipolati, o addirittura spinti dalla povertà a contribuire al reddito delle loro famiglie. Con grandi rischi che spesso portano a ferite e morte, i bambini vivono intense violenze come testimoni, vittime o partecipanti forzati alle ostilità, mentre le ragazze sono soggette anche alla violenza di genere. I bambini sono sfruttati dalle forze armate e dai gruppi in ragione delle loro minori esigenze nutrizionali e del loro senso del pericolo, ma anche perché sono più facilmente manipolabili. Una piccola minoranza di bambini riesce ad essere rilasciata e può beneficiare di programmi di reintegrazione che li aiutano ad affrontare lo stress emotivo e il timore di essere stigmatizzati a causa del loro servizio forzato: al loro ritorno a casa, molti sono trattati con sospetto o rifiuto dalle loro famiglie e comunità.
Questo sfruttamento costituisce una significativa violazione dei diritti dei bambini e del diritto internazionale dei diritti umani, nonché del diritto umanitario, e interrompe lo sviluppo, la salute e l’istruzione dei bambini. Il sostegno dell’UNICEF ha contribuito ad affrontare il fenomeno fornendo un luogo sicuro ai bambini rilasciati e mettendo a loro disposizione risorse per la gestione del caso, supporto psicologico e servizi di ricongiungimento familiare. Tuttavia, alla luce della Giornata internazionale contro l’uso di bambini soldato e a causa della situazione sfavorevole generata dalla pandemia, i funzionari delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea si sono impegnati ad intensificare gli sforzi affinchè i bambini siano esonerati dal servizio militare e per la loro reintegrazione nella società. Sottolineando le loro responsabilità verso i bambini, il cui ruolo è cruciale nella futura costruzione della pace, hanno dichiarato che “nessuno ha il diritto di rubare i sogni dei bambini o la loro innocenza”.
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2021/02/1084502
https://www.unicef.org/protection/children-recruited-by-armed-forces
https://theirworld.org/explainers/child-soldiers#section-1
https://www.icrc.org/en/doc/assets/files/other/icrc-002-0824.pdf
Autore: Charoula Papastefanaki; Editor: Maxime Grenier; Traduzione: Diletta Carlotta Dolfin