Il Mozambico sconvolto da una violenza senza precedenti

Una donna mozambicana, con in braccio il figlio, in uno dei villaggi del nord colpiti dai terribili attacchi  Una donna mozambicana, con in braccio il figlio, in uno dei villaggi del nord colpiti dai terribili attacchi AFP/Getty images

11 novembre 2020

Nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, molte persone sono vittime degli atroci attacchi perpetrati dai combattenti affiliati all’IS

Il distretto di Muidumbe, nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, è al centro delle violenze estreme inflitte ai civili da parte dei combattenti affiliati allo Stato Islamico (IS). Le ultime azioni dei gruppi armati radicali si sono così intensificate, raggiungendo proporzioni terrificanti dall’inizio del conflitto nel 2017. Le autorità nazionali condannano le esecrabili decapitazioni di innocenti come ultimo episodio della terribile violenza. Interi villaggi del distretto sono invasi dagli aggressori, rendendo difficile per i soldati rivendicare il territorio. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso la sua incredulità e il suo profondo turbamento per la situazione in atto, e ha esortato il governo del Mozambico a intervenire con decisione nella speranza di salvare vite umane.

Negli ultimi tre anni, sono oltre 2.283 i civili uccisi dai gruppi islamici radicali. Secondo l’Armed Conflict Location & Event Data Project (ACLED), 355.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case nel tentativo di mettersi in fuga. Si tratta di migliaia di donne e bambini che hanno perso tutto e sono ora in preda alla disperazione. In molti fuggono su zattere e piccole imbarcazioni da Cabo Delgado a Paquietequete, una spiaggia densamente popolata nell'arcipelago della Tanzania. Una traversata estremamente pericolosa che, ad ottobre 2020, ha costato la vita a 54 persone.

La comunità internazionale ha esercitato pressioni sul governo del Mozambico affinché intraprenda azioni urgenti in risposta alla crisi. É per questo che il mandato dell’Integrated Development Agency of the North (ADIN) intende mitigare la crisi umanitaria una volta che i militari riprenderanno il controllo della regione. Tuttavia, finora, i gruppi armati radicalizzati sembrano solo rafforzarsi lasciando poche speranze di una rapida risoluzione degli attacchi.

 

Per saperne di più: 

https://www.aljazeera.com/news/2020/11/11/we-want-the-war-to-stop-attacks-spread-in-mozambique 

https://www.amnesty.org/en/latest/news/2020/11/mozambique-united-nations-must-act-to-address-human-rights-violations-in-cabo-delgado/ 

 

Autore: Sergio Gomez; Editor:Aleksandra Krol; Traduzione: Simona Smacchi

 

 

 

 

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