Libia: Il mondo esprime orrore di fronte alla recente scoperta di fosse comuni

Presumibilmente una fossa comune nella città di Tarhuna Presumibilmente una fossa comune nella città di Tarhuna Mahmud Turkia/Agence France-Presse

12 giugno 2020

L’ONU chiede indagini sulle violazioni dei diritti umani nei territori controllati dalle forze armate di Haftar

In riferimento alla missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia, venerdì sono state scoperte almeno otto fosse comuni per lo più a Tarhuna, una città a circa 65 chilometri a sud-est della capitale Tripoli. Tarhuna rappresenta un punto chiave nelle lotte nel Paese. Attualmente è controllata dal Governo di Accordo Nazionale (GNA) della Libia, dopo aver respinto le sedicenti forze dell’Esercito Nazionale della Libia (LNA) guidate da Khalifa Haftar.

Il Ministro degli Interni del Governo di Accordo Nazionale libico, Fathi Bashagha, ha riferito che i corpi ritrovati nelle fosse comuni sarebbero di persone sepolte vive. Inoltre, riferisce il Ministro Bashagha, squadre investigative speciali hanno scoperto un container da spedizione a Tarhuna pieno di corpi carbonizzati, presumibilmente di detenuti. Il Ministro Bashagha accusa Haftar di aver commesso “crimini atroci”. Il Ministero della Giustizia ha istituito una commissione incaricata di investigare in merito alle fosse comuni, all’identità delle vittime e alle circostanze della loro morte. 

La Libia è in crisi dal 2011, dall’inizio della guerra civile. Una guerra civile del 2014, voluta da Haftar, non è ancora finita. Da allora, il Paese è stato diviso in due: l’est rivale all’ovest. Haftar è sostenuto da Egitto, Emirati Arabi Uniti e Russia. Sono attese nuove escalation tra le parti belliche.

"É tempo che il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite istituisca un comitato di indagine internazionale sulle violazioni da tutte le parti in Libia. Inviare subito un segnale inequivocabile per coloro che commettono o hanno la responsabilità di crimini di guerra alla fine saranno ritenuti responsabili", afferma Hanan Salah, il maggiore ricercatore della Human Rights Watch in Libia, secondo quanto riportato dalla CNN.

 

Per saperne di più: 

https://edition.cnn.com/2020/06/11/middleeast/libya-un-mass-graves-intl/index.html

https://www.theguardian.com/world/2020/jun/13/mass-graves-found-in-libyan-town-recaptured-from-khalifa-hafter-forces

https://www.nytimes.com/2020/06/13/world/middleeast/libya-mass-graves.html

 

Autore: Theresa Bender-Säbelkampf; Traduzione: Simona Smacchi

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