La situazione della Repubblica Centrafricana continua a peggiorare

La città di Batangafo, a seguito di un incendio che ha completamente bruciato un sito IDP La città di Batangafo, a seguito di un incendio che ha completamente bruciato un sito IDP OCHA/ Maria Rosaria Bruno

20 giugno 2019

Continuano gli atti di violenza nella Repubblica Centrafricana, malgrado l’accordo di pace

Giovedì 20 giugno, Mankeur Ndiaye, Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite della Repubblica Centrafricana e capo della Missione Multidimensionale Integrata di Stabilizzazione delle Nazioni Unite nella Repubblica Centrafricana (MINUSCA), ha informato il Consiglio di Sicurezza dell’ONU riguardo l’interminabile violenza che la popolazione del paese sta attualmente affrontando.

Nonostante il governo della Repubblica Centrafricana, i gruppi armati e i rappresentanti della società civile siano coinvolti nel processo a seguito di un accordo di pace firmato lo scorso febbraio, i civili che vivono nel paese continuano quotidianamente a soffrire atti di violenza.

Nella sua dichiarazione, Ndiaye ha sottolineato la gravità della condizione dopo aver saputo del massacro di 39 persone da parte dei membri del gruppo armato 3R, uno dei firmatari dell’accordo, il 21 maggio nella regione Ouham-Pendé. Questo evento ha lasciato circa 12.000 persone sfollate dalle loro case. Insieme all’ONU, African Union e Financial Community of Central African States, il leader del gruppo 3R si è impegnato a collaborare nelle indagini. Nel frattempo, per proteggere i civili, MINUSCA ha lanciato un’operazione militare nella Repubblica Centrafricana occidentale. A seguito di questa operazione, tre membri del 3R sono stati arrestati.Tuttavia, Ndiaye ha fatto notare che ogni settimana si  riscontrano tra le 50 e le 70 violazioni dell’accordo di pace e che la situazione rimane delicata. In generale, nella sua dichiarazione ha definito “disastrosa” la situazione umanitaria: 2.9 milioni di persone (metà sono bambini) necessitano assistenza umanitaria. In più, la sicurezza alimentare non è garantita a 2.1 milioni.

A seguito dei disordini nel paese, Ndiaye ha invitato tutte le parti coinvolte a porre fine alla violenza e a instaurare un dialogo costruttivo. Inoltre, ha ribadito la necessità di conformarsi alle disposizioni di sicurezza nelle quali le parti si sono impegnate. È fondamentale creare le giuste condizioni per migliorare la situazione interna del paese e la popolazione della Repubblica Centrafricana ha diritto a un’esistenza pacifica e alla sicurezza. D’altra parte, il governo ha migliorato l’efficienza del settore della sicurezza e sta lavorando per attuare a breve una campagna di reclutamento per la polizia. Alla luce di quanto sopra citato, Ndiaye ha espresso la speranza che l’opposizione al processo di pace sia temporanea e che costituirà la base per una riforma costruttiva  del paese.

 

Per leggere di più, visitare:

https://www.panapress.com/CAR-population-faces-daily-acts--a_630593859-lang2-free_news.html

https://news.un.org/en/story/2019/06/1040961

https://www.expresslife.org/despite-peace-deal-central-african-republics-population-faces-day-to-day-acts-of-violence-un-envoy-warns-indiablooms-first-portal-on-digital-recordsdata-administration/

 

Author: Giulia Francescon

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