I rifugiati prendono il microfono e parlano del loro sfollamento

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Un microfono, una cuffia e una storia potente da raccontare. Questo è quello che serve per trasformare le paure in opportunità, e questo è anche l'obiettivo del programma radiofonico "Buongiorno, Yaoundé", gestito da rifugiati che cercano di raccontare le loro vite. Emmanuel Ambei, 30 anni, studente rifugiato ciadiano che ora vive nella capitale camerunese di Yaoundé, è tra gli studenti che lo rendono possibile. Grazie a una piccola sovvenzione dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Emmanuel e altri studenti rifugiati si sono impegnati a condurre un programma radiofonico per diffondere consapevolezza sulle condizioni dei rifugiati. "I nostri obiettivi sono i riuscire a far parlare i rifugiati e farli conoscere agli altri e al mondo", dice Ambei.

Il programma comprende reportage sul campo e interviste in studio. Da un lato, Emmanuel e i suoi compagni registrano la vita dei rifugiati nei campi e nelle aree urbane, testimoniando la scarsità di lavoro, ma anche il sentimento di accoglienza della comunità di rifugiati verso il gruppo di giornalisti praticanti. Dall'altro, vengono registrate le voci timide dei rifugiati. Emmanuel sostiene che sono tutte collegate: non solo ogni storia è ugualmente toccante, ma gli insegna anche qualcosa di nuovo sulla vita dei rifugiati in Camerun, specialmente di quelli che vivono in aree non urbane, che sono note per avere meno opportunità in termini di istruzione, lavoro e assistenza sanitaria. 

Andato in onda sulla principale stazione radiofonica pubblica del Camerun a giugno, il progetto dovrebbe espandersi presto ad altri paesi africani francofoni. Oltre all'obiettivo primario del progetto, i giovani rifugiati stanno sfidando sé stessi creando nuove opportunità: vengono formati nel campo del giornalismo e della comunicazione dai professionisti del Consiglio internazionale della radio e della televisione francofona (CIRTEF). Questo è il caso di Mabel, che vede i bisogni dei suoi fratelli rifugiati e ora nutre l'idea di lavorare nel campo umanitario.

 

Fonti:

https://www.unhcr.org/news/stories/2021/8/6114ed884/good-morning-yaounde-refugees-mic.html

https://www.africanews.com/2021/06/20/refugees-in-cameroon-use-the-power-of-media-to-highlight-their-plights/

https://reliefweb.int/report/cameroon/good-morning-yaound-refugees-take-mic

 

Autore: Barbara Caltabiano

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