Come riportato da Human Rights Watch, alla fine di gennaio durante i combattimenti con la milizia di Fano, l’esercito etiope ha giustiziato ed ucciso decine di civili a Merawi, una città della regione di Amhara, durante una perquisizione porta a porta da parte del personale governativo.
L’accaduto rappresenta uno dei più gravi attacchi contro la popolazione civile dallo scoppio dei combattimenti nell’agosto 2023. Le forze federali hanno commesso impunemente numerosi abusi e crimini di guerra , con l’intento delegittimare il governo, che sta invece cercando di portare ordine nella regione.
Secondo quanto riportato da Al Jazeera, Human Rights Watch non è stato in grado di determinare il numero totale delle morti a Merawi, nonostante si sia impegnato ad intervistare molte persone, tra cui vittime, familiari e testimoni; ha anche analizzato e verificato due video pubblicati sui social media all’indomani dell’attacco, ed ha esaminato le immagini satellitari che hanno confermato le testimonianze.
I leader della comunità hanno anche condiviso due liste di vittime con un totale di 40 nomi di persone che sono state identificate e sepolte nella regione etiope.
HRW ha condannato il massacro e chiede un’indagine indipendente, in quanto dal momento in cui si è conclusa l'inchiesta condotta dall’ONU nell’ottobre 2023, non c’è stato un monitoraggio internazionale adeguato della situazione dei diritti umani nel Paese. I governi dovrebbero fare pressione per chiedere all’Alto Commissario delle UN per i diritti umani di indagare con urgenza e riferire pubblicamente sugli abusi in Amhara.
Come riporta Albawaba, HRW ha invitato il Dipartimento delle Operazioni di Pace delle Nazioni Unite e il Consiglio di Pace e Sicurezza dell’Unione Africana (UA) a prendere in considerazione la sospensione di qualsiasi nuovo schieramento di soldati etiopi dalle missioni di peacekeeping.
Così come i partner dell’Etiopia, l’UA e l’ONU dovrebbero prendere misure concrete per porre fine all’impunità di cui godono i comandanti etiopi.
HRW ricorda inoltre che l’uccisione internazionale o l’abuso di potere nei confronti della popolazione, come la rapina e il saccheggio di beni civili, sono azioni illegali ai sensi del diritto umanitario internazionale e possono essere processati come crimini di guerra nel conflitto armato di Amhara.
Per saperne di più, visita:
https://www.hrw.org/news/2024/04/04/ethiopia-military-executes-dozens-amhara-region