Russia e Cina votano contro la risoluzione ONU sull’uso delle armi chimiche in Siria.

Un bambino è soccorso in seguito ad un attacco chimico Un bambino è soccorso in seguito ad un attacco chimico Reuters

13 Marzo 2017
La risoluzione prevedeva sanzioni per le parti identificate come reponsabili di attacchi chimici avvenuti durante il conflitto in Siria.

Alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 28 febbraio Russia e Cina hanno votato contro la risoluzione preparata dagli Stati Uniti, Francia e Regno Unito sull’uso delle armi chimiche in Siria. La risoluzione dava seguito ad una prima risoluzione presentata da Russia e Stati Uniti nel 2013 in cui si vietava la produzione e l’uso di armi chimiche da parte di chiunque in Siria. In seguito a questa risoluzione, nel 2015 l’ONU ha creato il JIM (Joint Investigative Mechanism – Meccanismo Investigativo Congiunto), che ha il compito di identificare coloro che effettuano atacchi chimici. Secondo le indagini del JIM, il governo siriano e i militanti dello Sato islamico sarebbero stati identificati come responsabili.

Il voto contrario di Russia e Cina è stato pesantemente criticato dai paesi che sostenevano la risoluzione del 28 febbraio, inclusa l’Italia, che rimproverano ai due paesi di privilegiare gli interessi del regime di Assad alle questioni di sicurezza globale. La Russia, da parte sua, ha risposto alle critiche dicendo che questa risoluzione avrebbe danneggiato le negoziazioni di pace e che in ogni caso la sua posizione è stata sempre chiara, vedendo quindi nell’iniziativa un gesto provocatorio da parte delle potenze occidentali.

L’ambasciatore italiano Sebastiano Cardi ha espresso rammarico per il risultato del voto, evidenziando le tre ragioni proncipali per le quali l’Italia ha appoggiato l’iniziativa. Innanzitutto, l’Italia è contraria alla proliferazione delle armi chimiche, al di là di qualsiasi interesse politico. Inoltre, questa risoluzione avrebbe dato seguito al lavoro effettuato dal JIM. Il terzo motivo è legato al principio di responsabilità: secondo Cardi non basta aver indentificato le parti responsabli, devono esserci anche conseguenze per coloro che hanno fatto uso di armi chimiche. In questo modo il JIM potrà fungere anche da deterrente.

 

Per saperne di più:

http://www.reuters.com/article/us-mideast-crisis-syria-chemicalweapons-idUSKBN167232
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=56260#.WL0tKm_yuHs
https://www.hrw.org/news/2017/02/27/russia-dont-veto-sanctions-syria-chemical-attacks
http://www.aljazeera.com/news/2017/02/russia-china-veto-resolution-syria-sanctions-170228170547908.html
http://www.bbc.com/news/world-middle-east-39116854
https://www.amnesty.org/en/latest/news/2017/02/un-russia-and-chinas-abusive-use-of-veto-shameful/
https://www.nytimes.com/2017/02/28/world/middleeast/united-nations-security-council-syria-sanctions-russia-trump.html?_r=0

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