Lo “Human Impact Assesment” è stato redatto grazie alla collaborazione di diverse agenzie delle Nazioni Unite, dietro la guida dello United Nations Development Programme (UNDP), ossia l’organo che si occupa della promozione dello sviluppo globale. Al fine di ottenere un’analisi completa, che potesse offrire una visione il quanto più reale, il campione ha mantenuto una certa eterogeneità, riponendo particolare attenzione anche ad anziani, donne, persone con disabilità, sfollati interni ecc.
L’area presa in considerazione si riferisce ai confini del territorio dello Stato ucraino precedenti all’invasione russa, iniziata nel febbraio 2022. Se i livelli del tenore di vita e dell’accesso ai servizi di prima necessità si possono considerare stabilizzati dopo i primi mesi del conflitto, non si può sostenere lo stesso per quanto riguarda le condizioni di vita, che a partire dallo scorso inverno hanno subito una battuta d’arresto. A riprova di ciò, e della diminuzione degli stipendi e della disoccupazione, va sottolineato che più della metà delle famiglie ha confermato un calo del reddito. In aggiunta, oltre il 40% della popolazione non riesce a garantire alle proprie famiglie i beni di prima necessità, compresi quelli alimentari, risultando nel consumo inadeguato di cibo da un terzo della popolazione.
La violenza di genere sta riscontrando dei picchi pericolosi: il 55% delle donne ammette di non sentirsi sicura nella loro vita quotidiana, e assieme a loro a rischiare violenza di genere sono più di 3 milioni di persone. Per quanto riguarda l’inclusione sociale, i dati dimostrano che ben il 45% della popolazione rientra in un gruppo considerato come vulnerabile. Uno dei problemi più gravi è legato all’accesso all’acqua, estremamente limitato a causa della guerra
Ciononostante, una nota positiva riguarda l’istruzione, che nonostante gli scontri non ha mai subito un arresto, ma piuttosto ha cambiato le modalità di insegnamento, riuscendo a garantire quello che è ritenuto un servizio efficiente da quasi il 90% dei giovani.
I dati prodotti non solo hanno lo scopo di indirizzare i futuri progetti delle Nazioni Unite, soprattutto in luce della loro collaborazione con il governo ucraino, ma sono inoltre indirizzati a organizzazioni non governative, istituzioni finanziarie internazionali, donatori singoli e autorità. Le raccomandazioni fornite richiedono aiuto per la ricostruzione dei beni della comunità, l’attuazione di iniziative di recupero per la parte della popolazione maggiormente colpita dal conflitto e sostegno al governo per il rispetto dei diritti di tutti i gruppi sociali. In aggiunta, attenzione viene posta anche al ripristino della produzione agricola, all’investimento nell’istruzione e ad interventi di sussistenza.
Per saperne di più:
di Giada Canzut
