Attacchi a bambini, scuole e ospedali: elenco globale dei trasgressori

Un soldato punta il fucile contro una bambina, simbolo dello spettro della guerra e delle violenze Un soldato punta il fucile contro una bambina, simbolo dello spettro della guerra e delle violenze Geralt via Pixabay

Nel rapporto del Segretario Generale dell’ONU per il 2022 è stato evidenziato un aumento degli attacchi e delle violazioni del diritto umanitario internazionale del 112%

Le violazioni del diritto internazionale in materia di bambini e conflitti armati si dividono in quattro categorie: reclutamento e impiego dei bambini in gruppi o forze armate, uccisione e mutilazione, violenza sessuale e rapimento. Come evidenziato nell'ultimo rapporto annuale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, nel 2022 ci sono state complessivamente 27.180 gravi violazioni (di cui si è a conoscenza) e un aumento del 112% degli attacchi a scuole e ospedali in confronto all’anno precedente. Più di 7.000 bambini sono stati reclutati in gruppi o forze armate e più di 8.000 sono stati uccisi o mutilati. 

Gli attacchi alle scuole e agli ospedali ed il loro diffuso uso militare sono una tendenza sempre più preoccupante. Servizi di base legati all’educazione e alla salute, che dovrebbero essere considerati zone di pace, vengono invece appositamente scelti come bersaglio e arma di guerra. Per il numero di bombardamenti e attacchi aerei a ospedali, scuole e zone urbane e per la quantità di uccisioni di bambini durante il conflitto, la Russia viene accusata di un reato notevole, accusa esplicitamente menzionata nell’allegato del rapporto. A questo proposito, il Segretario Generale ha ricordato che anche le risposte difensive devono essere conformi al diritto umanitario internazionale. 

Per quanto riguarda il restante elenco dei colpevoli globali, Israele e Palestina non saranno aggiunti. Virginia Gamba, la rappresentante speciale dell’ONU per i bambini e i conflitti armati, ha infatti affermato che c’è stata un’importante diminuzione degli attacchi aerei israeliani nel 2022 e che l’avvertimento di non ripetere l’assalto urbano a Gaza, verificatosi nel 2021, è stato “sufficientemente ascoltato”. Tuttavia, esprime ancora molta preoccupazione per l’aumento delle violenze in Cisgiordania, così come ad Haiti e in Niger. 

Complessivamente, tra 24 diverse situazioni di conflitto, i paesi in cui si è registrato il maggior numero di violazioni sono la Repubblica Democratica del Congo (RDC), Somalia, Siria, Ucraina, Afghanistan e Yemen, mentre in Myanmar, Sud Sudan e Burkina Faso si è registrato “il peggior deterioramento”.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2023/06/1138137 

https://news.un.org/en/story/2023/02/1133432 

https://news.un.org/en/story/2020/02/1057251

 

di Chiara Cacciatore

Letto 172 volte