Afghanistan, uccisi 10 membri del personale di Halo Trust

 La bandiera afgana sventola in prossimità di un castello La bandiera afgana sventola in prossimità di un castello Photo by Sohaib Ghyasi on Unsplash

09 giugno 2021

La comunità internazionale condanna l’atroce attacco allo staff dell’organizzazione anti-mine nella provincia di Baghlan

L’organizzazione non-profit Halo Trust è stata vittima di un feroce assalto che ha provocato la morte di dieci dei suoi membri e almeno 16 feriti. L’attacco ha avuto luogo di notte, quando un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione e ha aperto il fuoco in uno dei campi nei quali risiedevano lavoratori dell’organizzazione nella provincia settentrionale di Baghlan. Circa 110 persone della comunità locale erano presenti nel campo al momento dell’imboscata, tra i quali lavoratori di Halo Trust che avevano trascorso la giornata disinnescando mine in un terreno nelle vicinanze. Lo Stato Islamico del Khorasan (ISKP), un’entità affiliata al gruppo estremista dell’ISIL, ha rivendicato la responsabilità dell’attacco. Secondo James Cowan, CEO dell’organizzazione, l’obiettivo del gruppo armato erano i membri della minoranza etnica sciita Hazara. Nel momento in cui il resto dei presenti si sarebbe rifiutato di identificarli, gli assalitori avrebbero cominciato a ucciderli stanza per stanza.

Il governo afgano ha immediatamente accusato i Talebani, che però hanno negato qualsiasi collegamento con l’accaduto. Questa versione è stato confermata da Jasmes Cowan, che ha dichiarato che sono stati proprio i Talebani a “intervenire in [loro] soccorso durante l’attacco e perseguire poi gli uomini armati”. Numerosi rappresentanti delle Nazioni Unite (ONU) hanno condannato i fatti. Razim Alakbarov, Coordinatore Umanitario dell’ONU in Afghanistan, ha definito “rivoltante che un’organizzazione che si dedica a eliminare mine e altri esplosivi, migliorando così la vita di persone vulnerabili, possa essere un obiettivo”. Il Portavoce dell’ONU Stéphane Dujarric ha invocato un’indagine esaustiva che permetta trovare i responsabili e consegnarli alla giustizia.

Nonostante i tentativi del governo afgano e i Talebani di negoziare un accordo di pace, e il rilancio del dialogo tra le parti a Maggio in Qatar dopo una lunga pausa, la situazione umanitaria e di sicurezza nel paese restano estremamente precarie. In particolare, è importante segnalare che gli episodi di violenza contro personale umanitario sono aumentati nel 2020 del 140% rispetto al 2019, e la tendenza continua nel 2021. Infatti, solo tra Gennaio e Aprile di quest’anno sono stati assassinati 11 operatori umanitari, feriti 27, e sequestrati 36.

 

Fonti:

https://edition.cnn.com/2021/06/09/asia/afghanistan-mine-clearing-attack-intl-hnk/index.html

https://www.aljazeera.com/news/2021/5/14/taliban-afghanistan-government-negotiators-meet-in-qatar

https://news.un.org/en/story/2021/06/1093702

 

Autore: Michele Pitta

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