Gli Effetti Riverberanti delle Armi Esplosive

Tyre, una città a sud del Libano, durante la guerra nel 2006. Tyre, una città a sud del Libano, durante la guerra nel 2006. © Tyler Hicks/The New York Times

Di seguito la presentazione del report “Quando le Bombe non Fanno Rumore: gli effetti riverberanti delle armi esplosive”, pubblicato da Action on Armed Violence a maggio 2018.

Action on Armed Violence (AOAV) ha pubblicato un report dettagliato riguardante l’impatto devastante che le armi esplosive possono avere sulla popolazione civile. Con la pubblicazione di questo report, l’AOAV spera di far luce sugli effetti permanenti delle armi esplosive a danno dei civili che vivono in zone colpite dai conflitti. Per analizzare tali effetti, sono state prese in oggetto la guerra civile dello Sri Lanka, iniziata nel 1983 e finita nel 2009, e il conflitto militare tra Israele e Hezbollah in Libano, avvenuto dal 12 luglio 2006 al 14 agosto 2006. Al fine di raccogliere informazioni per il report, i ricercatori dell’AOAV si sono recati nello Sri Lanka a dicembre 2017 e in Libano a febbraio 2018 per intervistare le persone direttamente colpite o a conoscenza dell’impiego delle armi esplosive nella loro area. Sono state condotte 35 interviste in Sri Lanka e 28 interviste in Libano.

Dal 23 luglio 1983 al 18 maggio 2009, lo Sri Lanka è stato impegnato in una guerra civile tra il governo e le Tigri per la Liberazione della Patria Tamil, note anche come le Tigri Tamil. Armi esplosive sono state utilizzate da entrambe le parti in guerra. In totale, 300.000 le persone sfollate e 100.000 le persone uccise nelle province colpite dalla violenza esplosiva. Allo stesso modo, il conflitto tra Israele e Hezbollah ha distrutto le vite di molti civili a causa dell’impiego di armi esplosive: oltre 1.000 gli israeliani feriti e i libanesi morti, e approssimativamente un milione i civili libanesi costretti a lasciare le proprie case.

Di fronte a questi impressionanti dati, l’AOAV ha rivolto l’attenzione sugli altri effetti delle armi esplosive, in particolare in ambito sanitario, osservando che sempre più frequentemente si sono verificati attacchi agli ospedali. Secondo quanto riferito, in Sri Lanka il bombardamento ha distrutto “l’ultimo ospedale operativo” nella regione. Nella relazione, inoltre, si evidenziano gli effetti fisici e psicologici delle armi esplosive sui civili. Le esplosioni possono causare lacerazioni, sordità, danni cerebrali, e molte altre lesioni permanenti. Secondo Sana Badran e Ahmad Marmar, medici di un ospedale a sud del Libano, le lesioni riportate dai civili nel 2006 erano “molto più complesse”; tra queste le ustioni “hanno un impatto maggiore rispetto alle lesioni provocate da altre armi.”

Si è fatto poi luce sull’impatto economico della violenza esplosiva. In Sri Lanka, le zone maggiormente colpite dalla guerra avevano il PIL pro capite più basso e non hanno avuto lo stesso sviluppo che ha interessato l’intero Paese. In Libano, l’economia ha subito una contrazione del 5%, nonostante fosse destinato a crescere del 5-6%. Secondo l’AOAV è difficile sostenere una relazione diretta tra la guerra e il PIL, ma resta importante aver operato un confronto. Il report inoltre fornisce informazioni sull’impatto della violenza esplosiva su povertà, infrastrutture, affari e occupazione, investimenti e turismo. Per esempio, in Sri Lanka la guerra ha distrutto e danneggiato oltre 350.000 case; mentre in Libano, la rete elettrica, idrica e delle acque reflue sono state notevolmente danneggiate.

A ciò si è aggiunta un’analisi dell’impatto ambientale, sociale e culturale della violenza esplosiva. Sono stati causati danni ambientali, in quanto le armi esplosive hanno distrutto la vegetazione e ucciso molti esemplari di specie selvatiche. Il Ministero dell’Agricoltura libanese ha stimato che circa il 5% delle aree boschive e delle foreste del Paese è andato distrutto. In ambito sociale, l’AOAV ha riferito in merito a sfollamenti di intere famiglie e all’educazione. Gli insegnanti dello Sri Lanka hanno fatto presente le loro difficoltà di ricostruire le scuole; quasi il 10% di tutte le scuole in Libano sono state distrutte o danneggiate. In ambito culturale, l’AOAV ha focalizzato l’attenzione sulla distruzione di importanti siti storici. In Libano sono stati danneggiati siti culturali, mentre in Sri Lanka sono stati distrutti molti monumenti del Tamil Tiger, incluso un cimitero.

In conclusione, sono notevoli le ripercussioni della violenza esplosiva. Il report contiene anche delle raccomandazioni alla luce dei risultati ottenuti, tra cui la necessità di provvedimenti immediati da parte degli stati e degli altri attori per porre fine alle sofferenze su larga scala causate dalla violenza esplosiva. Si richiede altresì un’azione politica che vieti l’uso di esplosivi nelle aree popolate, esorti a una presa di coscienza e conoscenza dei diritti delle vittime di tali violenze, induca al cessate il fuoco definitivo in particolare in Iraq, Siria e Yemen.  

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