UNITAD identifica 344 membri di Da’esh colpevoli di crimini atroci in Iraq

Esperti forensi di UNITAD riesumano una fossa comune a Sinjar Esperti forensi di UNITAD riesumano una fossa comune a Sinjar AFP

15 giugno 2020

A quasi due anni dal suo arrivo in Iraq, il Team Investigativo Speciale dell’ONU per i crimini commessi da Da’esh in Iraq presenta risultati promettenti

Il direttore del Team Investigativo responsabile di fare giustizia per i crimini commessi da Da’esh (UNITAD), Karim Khan, ha aggiornato il Consiglio di Sicurezza dell’ONU sui progressi compiuti negli ultimi sei mesi.Tra i principali risultati, sarebbero stati identificati 344 presunti membri di Da’esh coinvolti nel massacro di comunitá Yazidi nel distretto di Sinjar, nel nord dell’Iraq. Inoltre, per quanto riguarda le uccisioni di massa di cadetti disarmati e personale militare della Scuola di Aeronautica de Tikrit nel 2014, sono state individuate sette categorie di crimini per i quali i responsabili potrebbero essere incriminati. Per ultimo, Khan ha dichiarato che in Marzo sono state trovate due fosse comuni a Mosul, e ha sottolineato la fondamentale collaborazione con le autoritá irachene e il governo regionale curdo.

UNITAD é stato istituito dalla risoluzione 2379 approvata il 21 Settembre del 2017, con un mandato iniziale di due anni e con l’obiettivo di “appoggiare l’Iraq negli sforzi nazionali di provare la colpevolezza di Da’esh per le atrocitá commesse in Iraq e nel Levante”. Nel 2019 la missione é stata rinnovata per un altro anno attraverso la risoluzione 2490. La strategia del team d’investigazione, guidato da Khan da Maggio del 2018, si concentra su tre aree principali d’indagine: le uccisioni di massa di personale militare disarmato della Scuola di Aeronautica di Tikrit in Giugno del 2014, gli attacchi sistematici contro la comunitá Yazidi nel distretto di Sinjar in Agosto dello stessa anno, e i crimini commessi a Mosul tra il 2014 e il 2016.

Mr. Khan ha voluto sottolineare che alcuni degli elementi chiave dei recenti progressi sono stati la continua cooperazione e il supporto della magistratura irachena, e in particolare la commissione nazionale istituita per indagare sui crimini menzionati. La stretta collaborazione ha permesso agli investigatori estrarre e analizzare una quantitá considerevole di dati da cellulari, schede sim e dispositivi di archiviazione di massa usati dai membri di Da’esh e contenenti documenti, video e immagini che potrebbero rappresentare una svolta nelle indagini. Khan ha detto che durante i prossimi sei mesi la squadra di investigatori continuerá a lavorare perché “il nostro impegno nei confronti delle comunitá irachene coinvolte sará soddisfatto solo quando la giustizia sará fatta nei tribunali, quando i sopravvissuti delle atrocitá di Da’esh potranno vedere che i responsabili saranno dichiarati colpevoli secondo la legge”.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2020/06/1066352

https://apnews.com/e95bf8a63907267268b0ce7844d56243

https://www.securitycouncilreport.org/monthly-forecast/2020-06/iraq-unitad.php

 

Autore: Michele Pitta

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