Il 24 dicembre 2016 il presidente nigeriano Buhari ha annunciato che l’esercito governativo è riuscito a cacciare i ribelli di Boko Haram dalla loro roccaforte nella foresta di Sambisa, nello stato del Borno.
Questa dichiarazione è stata fatta giusto in tempo per onorare la promessa, da parte del governo, di mettere fine al conflitto prima del 2017. Tuttavia, solo qualche giorno dopo, il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, è apparso in un video nel quale ha minacciato che la guerra non è ancora finita. È vero che, nonostante anche in passato si sia parlato spesso di indebolimento del gruppo terroristico, di fatto gli attacchi continuano.
Sarebbero oltre 15.000 le vittime di Boko Haram dall’inizio del conflitto a oggi, mentre sarebbero quasi due milioni gli sfollati che hanno dovuto abbandonare i loro villaggi a causa delle violenze del gruppo. Uno dei motivi dell’alto numero di sfollati è però anche legato al problema dell’accesso al cibo, dovuto sia alla riduzione delle esportazioni verso il nord-est del paese, sia alla corruzione tra i ranghi governativi locali e nazionali, che impedirebbero agli aiuti alimentari dei programmi umanitari di raggiungere i destinatari.
Per ulteriori informazioni:
http://www.aljazeera.com/indepth/features/2016/12/boko-haram-decline-raises-hopes-displaced-161226162434052.html
http://www.aljazeera.com/programmes/specialseries/2016/11/boko-haram-rise-nigeria-armed-group-161101145500150.html
http://www.bbc.com/news/world-africa-38427462
http://www.lemonde.fr/afrique/article/2016/12/29/boko-haram-n-a-ete-chasse-de-nulle-part-affirme-son-chef_5055343_3212.html