Secondo quanto riportato da Medici Senza Frontiere, il conflitto armato in corso lungo il confine meridionale del Libano, scoppiato cinque mesi fa, ha già causato centinaia di vittime e causato gravi disagi alla popolazione locale.
Più di 91.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case, e ciò ha messo a dura prova la loro stabilità finanziaria. La situazione è critica e richiede urgenti interventi umanitari affinché venga garantita assistenza e sostegno a coloro che sono stati colpiti.
Le ostilità tra le forze israeliane, Hezbollah e altri gruppi sono iniziate l'8 ottobre 2023 con scontri a fuoco lungo il confine. Gli scontri tra le Forze di Difesa Israeliane (IDF) Hezbollah e gli altri gruppi armati presenti al confine meridionale del Libano si susseguono quotidianamente e stanno causando numerose vittime civili; si contano inoltre quasi 100mila sfollati interni.
Recentemente, il conflitto si è esteso al Libano nordorientale. Le forze israeliane hanno attaccaTO il governatorato di Baalbek-Hermel con vari bombardamenti. L'inasprirsi degli attacchi ha portato all’aggravarsi della situazione nella regione, già piuttosto tesa.
L’accesso ai servizi essenziali è stato ostacolato anche da diversi fattori socio-economici e legali. Il 71% della popolazione ha perso il lavoro, mentre il 50% non ha avuto accesso a informazioni sui servizi disponibili nelle nuove aree di residenza.
Medici Senza Frontiere (MSF) sta offrendo assistenza psicologica di primo soccorso ai rifugiati provenienti dalla zona di confine.
Felicitas Steinhoff, responsabile delle attività di salute mentale di MSF, ha segnalato un aumento dei casi di depressione e disturbi d'ansia tra gli sfollati, mettendo in luce il pesante impatto psicologico di un prolungato stato di sfollamento.
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https://www.msf.org/lebanon-five-months-border-conflict-displaced-peoples-needs-are-rise
