Secondo quanto riportato da UN News, i massimi funzionari delle Nazioni Unite hanno dichiarato al Consiglio di Sicurezza che il recente aumento degli attacchi mortali contro i civili in Ucraina e in Russia, anche da parte di droni armati, è contrario al diritto internazionale e deve cessare ora.
Nell’articolo sopracitato viene ribadito che il Dipartimento delle Nazioni Unite per gli Affari Politici e di Peacebuilding (DPPA) esprime preoccupazione a condanna tutti gli attacchi contro i civili e le infrastrutture che stanno aumentando dall’inizio dell’anno, in seguito all’estensione dei combattimenti a nuove aree residenziali nell’est dell’Ucraina.
L'appello è stato ripreso anche da Lisa Doughten, dell’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), la quale ha ribadito come l’ultima ondata di attacchi, che hanno avuto luogo durante il rigido inverno, mostrano che conflitto continua infliggere gravi sofferenze, morte e devastazione alla popolazione ucraina.
In particolare, questa guerra sta avendo un impatto particolarmente significativo sulla vita di donne e ragazze, con un aumento della violenza di genere, che diventa ogni giorno di più un segno distintivo di questo conflitto.
Anche l’OSCE si dichiara preoccupato per i continui attacchi militari e per i casi di tortura, detenzione arbitraria e a gravi violazioni dei diritti umani. Il direttore dell’ODIHR Matteo Mecacci ha dichiarato che le terribili conseguenze di questa guerra per i civili e per i bambini non possono essere sottovalutate.
L’ONU e i suoi partner continuano a fare tutto il possibile per fornire assistenza umanitaria a milioni di persone in tutta l’Ucraina, nonostante il deteriorarsi della situazione di sicurezza. Lo stesso Diritto Internazionale Umanitario impone a tutte le parti di consentire e facilitare il passaggio degli aiuti umanitari per garantire aiuto a tutti i civili che si trovano in stato di bisogno.
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