Russia e Ucraina esprimono le prime osservazioni al Primo Comitato dell’ONU

La statua al di fuori del International Disarmament Institute, nel campus di New York della Pace University. La statua al di fuori del International Disarmament Institute, nel campus di New York della Pace University. National Today / Scaricata da https://nationaltoday.com/disarmament-week/

4 ottobre 2022

Russia e Ucraina, due paesi chiave dell'Assemblea Generale, hanno presentato le loro attuali posizioni sulla guerra, incolpandosi a vicenda.

Nel secondo giorno degli incontri del Primo Comitato, il Presidente dell'Assemblea Generale ha enfatizzato la necessità di agire da parte dei membri delle Nazioni Unite: "Il mondo si aspetta una nostra azione al fine di trovare soluzioni tangibili per questo problema." Questi ha esortato i delegati a prestare maggiore attenzione alle questioni "scottanti", con il conflitto russo-ucraino ovviamente come priorità.

La Federazione Russa ha rilasciato la sua prima dichiarazione, riconoscendo la situazione in Ucraina come una "tragedia" che necessita di attenzione e allo stesso tempo etichettandola come una questione "trasformata dai paesi occidentali in uno strumento per realizzare le loro ambizioni geopolitiche." Nella dichiarazione si è continuato spiegando come la questione si sia sviluppata in questo modo, e sostenendo come gli Stati Uniti e la NATO abbiano respinto le richieste di fermare la loro espansione verso i confini russi. Inoltre, la Russia ha spiegato come essa abbia ottenuto prove che dimostrano l'intenzione dell'Ucraina di invadere ed eliminare la Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) e la Repubblica Popolare di Luhansk (LPR). Il rappresentante della Federazione Russa, Vladimir Yermakov, ha riassunto le posizioni russe: "Non avevamo altra scelta che fornire supporto a Donetsk e Lugansk, per condurre un'operazione militare speciale per demilitarizzare e denazificare l'Ucraina."

Egli ha in seguito affermato che la Russia è "pienamente consapevole" della responsabilità che detiene nel mantenere la stabilità a livello globale e regionale. La dichiarazione rifletteva la volontà di impegnarsi in una discussione sul conflitto, ma ha anche insistito sul fatto che si tenesse conto degli interessi legittimi di tutte le parti. Rifacendosi a questa richiesta, Mr. Yermakov ha affermato come fosse “deplorevole” che la Decima Conferenza del Trattato di non proliferazione (NPT) non sia riuscita a raggiungere un consenso. Attribuendo la colpa ad altri membri delle Nazioni Unite, egli ha spiegato come i paesi occidentali abbiano trattato questa ratifica come un'opportunità per "regolare i conti politici" e come sia stata un'altra dimostrazione della loro "incapacità di tenere conto degli interessi di tutti gli Stati partecipanti."

La dichiarazione della Russia è continuata con il condannare le ambizioni nucleari iraniane, sostenendo che la creazione di zone libere da armi nucleari (NWFZ) è fondamentale per perseguire programmi di non proliferazione. Ipocritamente, ha trascurato di riconoscere le minacce di guerra nucleare da parte della stessa Russia. In un'altra osservazione difensiva, Mr. Yermakov ha affermato che la Russia ha "costantemente promosso un'agenda unificante" e ha alluso a una proposta di risoluzione intitolata "Rafforzamento e sviluppo del sistema di controllo degli armamenti, disarmo e accordi di non proliferazione."

Durante la stessa giornata di dibattiti, anche l'Ucraina ha pronunciato le sue prime osservazioni della conferenza. Il suo rappresentante ha condannato fermamente tutte le azioni della Russia, presentando una narrativa molto diversa da quella illustrata nella precedente dichiarazione di Mr. Yermakov. La dichiarazione dell'Ucraina ha sottolineato l'urgenza del conflitto in corso e ha reindirizzato la colpa all'aggressore: "a causa delle azioni della Federazione Russa, il mondo intero oggi è sull'orlo di una catastrofe nucleare, le cui conseguenze potrebbero essere globali." Il rappresentante ucraino ha continuato a descrivere come l'attuale minaccia di guerra nucleare sia più alta che mai dai tempi della Guerra Fredda.

Inoltre, la dichiarazione ha ancora una volta riaffermato la sovranità ucraina su numerose regioni che sono state minacciate di invasione, affermando che l'Ucraina ha tutto il diritto di adottare strumenti militari e diplomatici per mantenere il controllo territoriale. La mancanza di cooperazione della Russia durante la Conferenza di Revisione del TNP è stata criticata, in quanto ha dimostrato una mancanza di cura per gli elementi all'interno del trattato e un ulteriore rifiuto di accettare la piena responsabilità per la devastazione in corso in Ucraina.

Le dichiarazioni rilasciate da questi due paesi chiave forniscono un ulteriore contestualizzazione delle posizioni di entrambe le parti riguardo al conflitto. Altri membri delle Nazioni Unite hanno mostrato determinazione a fronteggiare questo problema, e quindi queste osservazioni saranno fondamentali durante le prossime settimane di dibattito generale al fine di avvicinarsi strategicamente a una soluzione.

di Nicole Piusienski, tradotto da Ignazio Alcamo

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