L'organizzazione Mwatana for Human Rights ha condotto uno studio sulla situazione dei diritti umani nello Yemen durante l'anno 2021. Mwatana è un'organizzazione indipendente fondata nel 2007 con l'obiettivo di sostenere i diritti umani nello Yemen. Il presente studio pubblicato a gennaio 2022 offre una panoramica dell'impatto che ha avuto il conflitto armato nello Yemen sulla popolazione civile e sui suoi diritti.
Il conflitto armato è scoppiato nel settembre 2014 quando il gruppo degli Houthi e le forze fedeli all'ex Presidente Ali Abdullah Saleh hanno preso il controllo di Sana'a, la capitale del Paese. Da quel momento la violenza si è intensificata, in particolare quando la coalizione araba ha dato inizio alle operazioni militari. I dati contenuti nel press briefing mostrano un modello di violazioni di alto profilo sui civili yemeniti. L'organizzazione ha documentato 839 episodi di danni a civili e oggetti civili in cui più di 782 persone sono state uccise e ferite tra gennaio e dicembre 2021. La maggior parte di queste violazioni equivalgono a crimini di guerra e a gravi violazioni del diritto internazionale umanitario (DIU).
La violenza ha iniziato a intensificarsi a Ma'rib con attacchi sia di terra che aerei, e mine posizionate dalla coalizione araba. Questi attacchi hanno continuato a colpire civili e obiettivi civili. In particolare, gli attacchi aerei hanno ucciso 17 civili e almeno 43 sono rimasti feriti. Lo studio ha anche documentato danni significativi causati dagli attacchi di terra. Circa 64 bombardamenti hanno ucciso 49 persone. Inoltre, 36 incidenti dovuti all’esplosione di mine hanno ucciso circa 23 civili e 47 episodi causati da ordigni inesplosi ne hanno uccisi altri 23.
Lo studio ha anche rilevato che 121 bambini (l’88%) sono stati reclutati e utilizzati dagli Houthi, mentre quelli reclutati dal governo sono stati l'8% e i bambini presi dalla coalizione araba hanno raggiunto il 2%. L'organizzazione ha segnalato almeno 86 episodi che hanno comportato la negazione dell'accesso umanitario destinato agli aiuti umanitari e ai beni di prima necessità.
Molteplici attacchi si sono verificati contro i migranti e i rifugiati africani, ma anche contro le scuole e il sistema sanitario. Mwatana ha registrato 82 attacchi contro le scuole per scopi militari e 20 contro il sistema sanitario.
Inoltre, l'organizzazione denuncia le più gravi violazioni del diritto internazionale umanitario. Ha documentato 26 incidenti di tortura per 40 vittime civili; 10 incidenti di violenza sessuale; 41 incidenti di sparizione forzata. In particolare, sono stati registrati 41 incidenti contro 89 civili. Inoltre, gli Houthi hanno commesso nove esecuzioni.
Mwatana ha documentato 131 incidenti di detenzione arbitraria che hanno coinvolto 217 vittime, alle quali l'organizzazione ha fornito supporto legale. Molti altri attacchi si sono verificati contro i civili che sono stati uccisi e feriti in vari modi. Per esempio, 53 di questi sono stati uccisi da munizioni letali e 142 sono stati feriti.
Atti di violenza sono stati commessi anche contro la stampa. Le parti in conflitto hanno continuato a compiere detenzioni arbitrarie, sparizioni forzate, trattamenti inumani e torture contro i giornalisti. Mwatana ha documentato quattro episodi di violazione che hanno colpito cinque giornalisti e gli operatori dei media. Molte violazioni si sono verificate contro le minoranze, oltre a episodi di restrizione della libertà di movimento.
Mwatana ha documentato due casi di assalto a riunioni pacifiche in cui le forze governative hanno arrestato 15 manifestanti. Nemmeno le donne sono state risparmiate. Molte violazioni avvenute contro donne e ragazze sono aumentate. L'organizzazione ha registrato, infatti, 11 incidenti contro le donne in due giorni, limitando la loro libertà di movimento secondo il principio per cui alle donne è vietato viaggiare in assenza di un uomo.
Per saperne di più:
https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/Annual-Briefing-En-2021.pdf
Autore: Valentina Di Carlantonio