Nella regione del Tigray le ostilità persistono, così come la crisi umanitaria. L’ultimo attacco aereo è stato sferrato l’11 gennaio nella città di Mai Tsebriin, uccidendo 17 civili, per lo più donne, stando alle autorità locali. Questa aggressione è solo una delle tante che da tempo si stanno susseguendo in Etiopia. Solo il 7 gennaio scorso, un attacco di droni contro un campo per sfollati ha portato alla morte di almeno 56 persone, tra cui bambini, stando a quanto riportano gli operatori umanitari. La regione del Tigray è uno dei dieci stati federali semi-autonomi organizzati secondo linee etniche in Etiopia. Lo scontro vede contrapporsi il governo etiope e le forze ribelli del Tigray People's Liberation Front (TPLF) i quali rivendicano il potere. Il conflitto in corso ha ucciso decine di migliaia di persone ed è stato segnato da abusi, compresi massacri e stupri. Il perpetuarsi della minaccia di raid aerei, ha portato le organizzazioni umanitarie a sospendere le loro operazioni nella zona, secondo quanto riportato dall’ agenzia delle Nazioni Unite per gli affari umanitari.
Il Presidente Joe Biden in una telefonata con il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha espresso le sue preoccupazioni per il protrarsi della crisi umanitaria. I due leaders "hanno discusso i modi per accelerare il dialogo verso un cessate il fuoco negoziato, l'urgenza di migliorare l'accesso umanitario in tutta l'Etiopia, e la necessità di affrontare le preoccupazioni per i diritti umani di tutti gli etiopi interessati, comprese quelle per le detenzioni di etiopi sotto lo stato di emergenza", secondo la dichiarazione della Casa Bianca.
Per saperne di più:
https://www.voanews.com/a/drone-strike-kills-17-in-ethiopia-s-tigray-region-/6392134.html
https://www.dw.com/en/ethiopia-tigray-drone-attack-reportedly-kills-17-civilians/a-60392740
https://www.aljazeera.com/news/2022/1/11/ethiopian-drone-strike-kills-17-on-day-of-biden-abiy-call
Autore: Eleonora Lombardi; Editore: Jasmina Saric
