L’UNHCR segnala gli attacchi mortali sugli sfollati in Congo

Un bambino gioca con una bicicletta in un campo rifugiati Un bambino gioca con una bicicletta in un campo rifugiati Ahmed Akacha su Pexels

30 novembre 2021

L’UNHCR ha richiesto sostegno in seguito agli ultimi attacchi ad opera di gruppi armati nella Repubblica Democratica del Congo (RDC)

Secondo quanto riporta il portavoce dell'Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) Boris Cheshirkov, ventisei persone, tra cui nove bambini, hanno perso la vita nell’ultimo attacco compiuto da gruppi armati nel distretto sanitario di Drodro, nella provincia di Ituri. Altre 11 persone sono invece rimaste ferite. Gli attentatori hanno usato pistole, machete e coltelli. Questo è il quarto attacco che ha come bersaglio i cosiddetti profughi interni (IDPs) nella provincia di Ituri, che al momento ne ospita 1.7 milioni.

Quanto accaduto arriva a seguito di un attacco avvenuto il 14 novembre, quando un gruppo armato ha compiuto un raid in un sito per profughi interni nel Kivu del Sud, uccidendo sei bambini ed una donna incinta. Altri otto sono stati feriti e, di fronte ai loro rifugi completamente distrutti, essi sono stati costretti a scappare. Il 21 novembre, quarantaquattro persone sono morte e più di 1200 rifugi sono stati distrutti dopo che un gruppo di milizia ha attaccato un rifugio per sfollati interni nel Drodro. Inoltre, un attacco in un sito del Tché ha distrutto quasi 1000 rifugi. Questo ha causato la fuga di circa 20.000 persone in cerca di sicurezza nei pressi della Missione di Stabilizzazione delle Nazioni Unite nella RDC (MONUSCO), che ha quasi raddoppiato il numero di rifugiati, costringendo alcune famiglie a dormire all’aperto.

Gli attacchi sono spesso accompagnati da furti di bestiame, che peggiorano ulteriormente la situazione di insicurezza economica. Il Coordinatore Umanitario dell’ONU nella RDC David McLachlan-Karr ha notato come gli attacchi violino sia la legge umanitaria internazionale che la Convenzione di Kampala sui rifugiati interni (2009).

In tutto, 5.6 milioni di persone nella RDC sono state costrette ad abbandonare le proprie case, 400.000 in più rispetto all’inizio del 2021. La maggior parte di loro è ora ospitata da altre comunità, ma più di 330.000 vivono in centri di sfollamento per rifugiati. L’UNHCR è alla ricerca di ulteriori fondi per le operazioni di supporto degli sfollati interni. Il portavoce Cheshirkov ha dichiarato ai giornalisti che l’agenzia per rifugiati ha ricevuto solamente il 52% dei $204.8 milioni necessari per garantire supporto a queste persone nella RDC.  

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2021/11/1106782

 

Autore: Irina Kovacevic; Editore: Catherine Meunier; Traduttore: Francesco Maria Cricchio

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