Venerdì 22 ottobre, un volo del servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite (ONU) destinato ad atterrare a Mek'ele, capitale della regione del Tigray e pesantemente colpita dalla brutale guerra civile che attualmente sta devastando il paese, è stato costretto a tornare indietro dopo aver recepito gli avvertimenti dei raid aerei in arrivo. Il volo delle Nazioni Unite, che trasportava undici soccorritori e generi di prima necessità per i civili colpiti, ha dovuto prendere la decisione in transito di abbandonare la missione di soccorso e tornare nella capitale etiope, Addis Abeba, negando i rifornimenti salvavita ai civili di Mek' ele, che stanno lottando contro la carestia e la scarsità di risorse. Dopo i primi bombardamenti di venerdì a Mek'ele, gli attacchi aerei sono continuati per diversi giorni, lasciando vaste popolazioni della regione in blackout elettrico totale e senza alcuna connessione con il mondo esterno.
La regione del Tigray, nell'estremo nord dell'Etiopia, sta affrontando una carestia devastante da oltre un decennio. Il conflitto in corso tra il governo e le forze di liberazione all'interno della regione ha notevolmente esacerbato la situazione. Da settembre 2020, le tensioni aumentano tra il governo etiope guidato dal primo ministro Abiy Ahmed e il Fronte di liberazione del popolo del Tigray (TPLF), in precedenza il gruppo dominante nella politica del paese, mentre i combattimenti persistono da novembre 2020. A distanza di un anno dall’inizio della guerra, le violenze continuano ad intensificarsi, con una maggiore militarizzazione, combattimenti sempre più letali e condizioni di blocco che colpiscono centinaia di migliaia di persone, causando sofferenze umane senza precedenti. Si stima che oltre 100.000 siano stati uccisi e molti altri sono stati costretti a fuggire nei paesi vicini Sudan ed Eritrea, prima della chiusura del confine da parte dei soldati etiopi.
Da molti anni le Nazioni Unite, insieme a numerose agenzie umanitarie globali non governative, forniscono assistenza alla regione del Tigray, ma la recente violenta ostruzione ai loro sforzi è motivo di grave preoccupazione, soprattutto considerato che poche agenzie umanitarie sono in grado di operare sul campo da quando la situazione è peggiorata. Le Nazioni Unite hanno richiesto un cessate il fuoco immediato.
Per saperne di più:
https://theowp.org/ethiopian-air-raids-threatened-the-safety-of-un-humanitarian-aid/
Autore: Giulia Ferrara