La pace e la democrazia del Sudan sono di nuovo in gioco

Flag of Sudan flying Flag of Sudan flying Mathias P.R. Reding on Pexels

25 ottobre 2021

Un colpo di stato militare ha rovesciato il governo di transizione del Sudan e ha causato forti reazioni internazionali

Un colpo di stato ha rovesciato il governo di transizione sudanese; i militari hanno causato l'arresto del primo ministro Abdalla Hamdok e dei leader politici e civili. Da quando ha preso il potere nel 2019, il paese stava attraversando un processo di transizione sostenuto dalla comunità internazionale. 

Il colpo di stato ha portato a reazioni immediate, anche da parte del segretario generale delle Nazioni Unite (ONU) António Guterres, che ha chiesto l'immediato rilascio del primo ministro Hamdok, sollecitando il ripristino dell'ordine costituzionale del Sudan e il ripristino del processo di transizione.

Anche l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet Jeria ha condannato il colpo di stato militare, dichiarandolo una minaccia alla pace, alla democrazia e ai diritti umani e chiedendo il dialogo e i negoziati tra le autorità militari e i leader civili. La signora Bachelet Jeira ha inoltre dichiarato che l'intero sistema di comunicazione sudanese, vale a dire internet e altri mezzi di comunicazione sono stati chiusi, il che costituisce una violazione del diritto internazionale e impedisce ai cittadini di accedere alle informazioni considerate di particolare importanza in queste circostanze. Infine, ha invitato i militari ad astenersi ed evitare l'uso non necessario e sproporzionato della forza che potrebbe mettere ulteriormente in pericolo la popolazione civile.

Inoltre, il rappresentante speciale del segretario generale e capo della missione integrata di assistenza alla transizione delle Nazioni Unite in Sudan (UNITAMS), Volker Perthes, ha espresso la sua preoccupazione per il colpo di stato in corso, esortando tutte le parti a tornare al dialogo per ripristinare l'ordine costituzionale.

Il colpo di stato militare ancora in corso, che ha fatto cadere il governo di transizione istituito nel 2019 a seguito di manifestazioni popolari e proteste contro il precedente governo sudanese di Omar Al'Bashir, ha posto fine a un periodo di pace e transizione democratica. Questo periodo è iniziato nel 2019 con l'adozione del documento costituzionale, che ha istituito il governo di transizione del primo ministro Hamdok ed è stato ulteriormente rafforzato dalla firma dell'accordo di pace di Juba firmato tra il governo del Sudan, il Fronte rivoluzionario sudanese e il Movimento di liberazione del Sudan/Minni Minawi. Lo stato di fragilità del paese era evidente, con le minacce di un colpo di stato militare in agguato da tempo, e divenne manifesto con il fallito tentativo del 21 settembre 2021. 



Per saperne di più:

https://www.un.org/sg/en/node/259247

https://news.un.org/en/story/2021/09/1101862

https://news.un.org/en/story/2021/10/1103902

 

Autore: Pietro Mattioli

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