DRC, tra la lotta per il potere e la crisi dei rifugiati

Felix Tshiseked durante le elezioni del 2018  Felix Tshiseked durante le elezioni del 2018 Photo by Stefan Kleinowitz on EPA

28 aprile 2021

La Repubblica Democratica del Congo si trova ad affrontare una difficile situazione, tra una grave crisi di rifugiati e una lotta per il controllo del Paese. 

Il primo problema, come evidenziato da report dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati (UNHCR) del 23 aprile, deve essere imputato alle politiche di inclusione adottate dal nuovo governo del Presidente Felix Tshisekedi, che è succeduto al governante di lunga data Joseph Kabila. Il flusso di rifugiati si concentra essenzialmente nella regione settentrionale del Paese, quella che confina con la Repubblica Centrafricana (CAR), da cui proviene la maggior parte di essi. Gli sforzi di Grandi e dell’intero UNHCR sono principalmente diretti verso la rilocazione del flusso di rifugiati nelle regioni più a sud della Repubblica Democratica del Congo, dove questi avranno accesso ad appezzamenti di terra liberi per la coltura, scuole per i loro bambini, e, in generale, ad un luogo sicuro in cui vivere. Ancor più, Grandi ha incontrato il presidente della RDC per discutere le problematiche sul tavolo, assicurandosi così il supposto supporto di Tshisekedi nel processo. 

Dall’altro lato, pur essendosi dimostrata una nazione molto generosa e amichevole, la RDC ha alcune serie problematiche interne, che concernono la legittimazione del governo  e delle maggiori autorità politiche. In tal senso, questi problemi devono essere letti alla luce della successione al potere. Dopo che l’ex presidente Kabila ha rassegnato le dimissioni a gennaio 2019, Felix Tshisekedi, figlio del defunto Etienne Tshisekedi - vecchio nemico di Kabila e un popolare sostenitore dell’opposizione - ha vinto le elezioni nel dicembre 2018, ma ha immediatamente dovuto affrontare una battaglia molto in salita. 

Nel 2020, tuttavia, nonostante i continui dissensi e sgradite accettazioni delle azioni degli alleati di Kabila, Tshisekedi ha annunciato la sua intenzione di rafforzare il controllo del suo partito sugli organi governativi, riuscendo così con successo, e anche abbastanza a sorpresa, a ottenere il consenso di quasi 400 dei 500 membri totali dell’Assemblea Nazionale. In questo modo, pur non attuando mai una reale ed effettiva transizione verso la separazione dalla coalizione di governo, il presidente ha vinto nella sua battaglia per rafforzare il controllo sugli organi governativi, mentre nel resto del Paese imperversa una grave crisi di rifugiati.

 

Per saperne di più, leggi: 

https://www.unhcr.org/news/press/2021/4/60827c6b5/unhcrs-grandi-calls-international-community-dr-congo.html

https://www.aljazeera.com/news/2021/4/12/dr-congos-tshisekedi-in-full-control-of-new-govt-official

https://www.aljazeera.com/news/2020/7/16/in-protests-hit-drc-a-fierce-power-struggle-deepens

 

Autore: Pasquale Candela; Editor: Shrabya Ghimire

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