ONU, stop a alla violenza sessuale di genere nel Tigray

 Bandiera dell’Etiopia Bandiera dell’Etiopia Photo by Kelly Lacy on Pexels

22 marzo 2021

Continuano gli attacchi ai civili nella regione del Tigray, tra cui stupri e altre forme di violenza sessuale.

Il 22 marzo 2021, i funzionari delle Nazioni Unite (ONU) hanno rilasciato una dichiarazione in cui chiedono di fermare "gli attacchi indiscriminati e mirati contro i civili, compresi gli stupri e altre orribili forme di violenza sessuale". I firmatari della dichiarazione includono Michelle Bachelet, Alto Commissario per i diritti umani, Mark Lowcock, Coordinatore degli aiuti di emergenza e Sottosegretario generale per gli affari umanitari (OCHA), e Filippo Grandi, Alto Commissario per i rifugiati (UNHCR). 

I funzionari hanno dunque esortato gli attori statali e non statali ad adempiere agli obblighi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, proteggendo le popolazioni civili da tutti gli abusi dei diritti umani. Dati rilevanti hanno sostenuto la dichiarazione. Secondo i funzionari dell’ONU, considerando le 106 strutture nel Tigray tra dicembre 2020 e marzo 2021, quasi il 70% di esse è stato saccheggiato, il 30% è stato danneggiato e solo il 13% era ancora funzionante.

Un'enfasi particolare è stata data alle donne e ai bambini nelle zone di conflitto, che riportano sfide nell'accesso ai servizi sanitari, di assistenza sociale e di giustizia. Coloro che sopravvivono agli stupri possono affidarsi a una sola struttura, che fornisce l'intera gamma di servizi per la loro gestione clinica. Inoltre, meno della metà delle strutture valutate fornisce la contraccezione d'emergenza.

La dichiarazione termina fornendo soluzioni concrete su come prevenire e rispondere alle gravi sofferenze umane derivanti da questo conflitto. Per cominciare, la SGBV dovrebbe essere investigata in modo indipendente, con il coinvolgimento dell'UNHCR. In secondo luogo, l'accesso umanitario non dovrebbe mai essere negato in tale regione. In terzo luogo, la gestione della GBV dovrebbe includere anche il supporto alla salute mentale e ai bisogni psicosociali come conseguenza del profondo trauma vissuto.

È solo attraverso uno sforzo concertato a tutti i livelli che la risposta umanitaria nel Tigray sarà all'altezza dei suoi bisogni umanitari.

Per saperne di più:

https://www.unicef.org/press-releases/statement-gender-based-violence-tigray-region-ethiopia#:~:text=Statement%20on%20Gender-Based%20Violence%20in%20Tigray%20region%20of%20Ethiopia,-22%20marzo%202021&text=Le%20valutazioni%20iniziali%20del%20106%20facility,cent%20in%20Tigray%20sono%20funzionali.%C3%B9

https://www.who.int/news/item/22-03-2021-statement-on-gender-based-violence-in-tigray-region-of-ethiopia#:~:text=Statement%20on%20Gender%2DBased%20Violence%20in%20Tigray%20region%20of%20Ethiopia,-22%20March%202021&text=Initial%20assessments%20of%20106%20facilities,cent%20in%20Tigray%20were%20functional.

https://www.reuters.com/article/us-ethiopia-conflict-un-idUSKBN2BF0OX

 

Autore: Barbara Caltabiano

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