Mozambico, spostamenti di massa per l’escalation insurrezionale

Tre donne in una strada di sabbia Tre donne in una strada di sabbia Photo by Ninno JackJr on iStock

22 marzo 2021

Dal 2017 si registrano più di 2.500 morti e 700.000 sfollati in alcune zone del Mozambico settentrionale

Nel Mozambico settentrionale, dove la crisi umanitaria si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi, sono state denunciate diffuse violazioni dei diritti umani e il mancato rispetto del diritto umanitario internazionale. Gli attacchi dei militanti legati allo Stato Islamico (ISIS), iniziati nel 2017, sono notevolmente aumentati nella provincia di Cabo Delgado.

L'UNHCR ha riportato casi di donne e ragazze rapite, costrette a sposarsi, vittime di abusi o altre forme di violenza sessuale. La principale organizzazione di aiuto e assistenza umanitaria, Save the Children, racconta di bambini anche di soli 11 anni decapitati in un rapporto che denuncia scene orribili di omicidi. É il caso di una madre che ha assistito alla decapitazione del figlio mentre si nascondeva con gli altri figli. Oltre 700.000 persone sono state sfollate, molte delle quali sono state accolte dalle comunità locali nelle province circostanti. Dietro gli attacchi ci sarebbero gli insorti affiliati all'ISIS, conosciuti localmente come al-Shabab, “I Giovani” - termine che riflette la base di sostegno primaria costituita da giovani disoccupati della provincia prevalentemente musulmana di Cabo Delgado. Non si conoscono esattamente le motivazioni dei loro attacchi, data la mancanza di un manifesto politico.

Dall'ottobre dello scorso anno, il governo del Mozambico ha trasferito gli sfollati interni negli insediamenti situati in nove distretti della provincia di Cabo Delgado. Il governo ha lavorato a una soluzione militare alla crisi, pur disponendo di un esercito scarsamente attrezzato per far fronte all'insurrezione. L'UNHCR sta portando avanti una collaborazione integrata con le autorità per monitorare e rispondere alle esigenze degli sfollati e delle comunità che li ospitano. Finora, sono state disposte delle squadre per prevenire e combattere la violenza di genere e fornire assistenza umanitaria di emergenza. Gli Assistenti Alti Commissari dell'UNHCR per la protezione e le operazioni, Gillian Triggs e Raouf Mazou, hanno visitato di recente l'area per comprendere meglio la situazione.

“Sono necessarie ulteriori risorse. L’UNHCR lavora con il governo e altre organizzazioni internazionali per fornire gli aiuti. Ma sono necessarie le risorse, molte risorse”, dichiara Mazou.

 

Per saperne di più:

https://www.unhcr.org/news/stories/2021/3/6054d54d4/fear-loss-stalk-mozambicans-fleeing-insurgent-violence.html

https://www.bbc.com/news/world-africa-56411157

https://www.theguardian.com/global-development/2021/jan/21/northern-mozambique-in-crisis-as-thousands-flee-escalating-conflict

https://www.unhcr.org/news/briefing/2020/2/5e3d2d8f4/fresh-violence-northern-mozambique-forces-thousands-flee.html

https://reliefweb.int/report/mozambique/joint-un-statement-humanitarian-crisis-and-escalating-violence-northern-mozambique

 

Author: Tan Zhong Chen; Editor: Xavier Atkins; Traduzioni: Simona Smacchi

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