La missione delle Nazioni Unite a sostegno dell’accordo di Hudaydah (UNMHA) ha condannato l’attacco che ha avuto luogo sabato pomeriggio, 27 febbraio, in Yemen, denunciando le gravi violazioni del Diritto Internazionale Umanitario contro i civili, la non ottemperanza dei termini dell’accordo di Hudaydah, così come anche il mancato rispetto del cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite (ONU).
L’incidente ha avuto luogo nella zona residenziale di Al Hawak, nel governatorato di Hudaydah, in Yemen. L’UNMHA ha registrato un aumento della violenza nel governatorato yemenita tra la coalizione militare guidata dai Sauditi, sostenitrice del governo riconosciuto dalla comunità internazionale e, il movimento Houthi. Tuttavia, non è ancora chiaro chi sia il responsabile dell’attentato in cui hanno perso la vita cinque civili, tra cui una donna e un bambino, e dove altri tre sono rimasti feriti. In aggiunta a questo clima di violenza, il Paese è travolto da quella che è stata definita la peggior crisi umanitaria del mondo. Secondo l’ONU, sono quasi 50.000 le persone che vivono in condizioni simili a quelle di una carestia. Alla luce di ciò, preoccupa la significativa riduzione dei finanziamenti statali, necessari per sostenere la risposta umanitaria nel Paese.
Nonostante l’accordo di Hudaydah, le violenze in Yemen non accennano a fermarsi. Il tenente generale a capo dell’UNMHA, Abhijit Guha, ha richiesto maggiore libertà di movimento per l’UNMHA, in maniera tale da poter valutare effettivamente l’andamento del conflitto e, conseguentemente, garantire il rispetto dell’accordo sopracitato. Infine, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha esortato gli Stati a riconsiderare il proprio impegno nel far fronte alla disperata situazione umanitaria che sta vivendo la popolazione yemenita.
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2021/03/1085992
https://news.un.org/en/story/2021/03/1086042
Author: Francesca Mencuccini; Editor: Carla Leonetti
