A cinque anni dall’inizio del conflitto tra il governo sostenuto dall’Arabia Saudita e gli Houthi a ovest, l’amministrazione Trump, in uno dei suoi atti finali, ha introdotto i secondi nella lista delle “Organizzazioni Terroristiche Straniere” (Foreign Terrorist Organisations, FTO) per aumentare la pressione sull’Iran e i suoi alleati. Il 70% della popolazione yemenita vive sotto gli Houthi e questa decisione può generare una crisi umanitaria senza precedenti, in un paese che già conta più di 50.000 persone in carestia e migliaia di vittime civili.
L’etichetta di “organizzazione terroristica straniera” implica l’introduzione di sanzioni anche verso i “collaboratori”. Gli Stati Uniti introdurranno delle licenze per le organizzazioni e i beni di prima necessità, ma se da un lato l’isolamento potrebbe radicalizzare e facilitare l’arruolamento per gli Houthi, dall’altro i pochi importatori e le banche sono sempre più incentivati a lasciare il paese. Il sistema umanitario non può, però, sostituire tutte le importazioni in una regione che dipende per più dell’80% da esse. Il capo della sezione umanitaria delle Nazioni Unite e il World Food Programme (WFP) prevedono una delle carestie più grandi degli ultimi 40 anni con milioni di persone colpite.
La decisione è stata contestata da entrambi i partiti statunitensi, dalla società civile (con il Comitato Internazionale della Croce Rossa che lo definisce un atto di “vandalismo diplomatico allo stato puro”) e dalle Nazioni Unite che chiedono agli Stati Uniti e al Consiglio di Sicurezza di ritirare e condannare questa scelta. L’insediamento di Biden dovrebbe portare ad una sospensione del supporto saudita, ma è necessaria un’azione immediata per sanare danni al processo di pace.
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2021/01/1082082
https://www.aljazeera.com/news/2021/1/19/us-houthi-terrorist-designation-comes-into-effect
Autore: Matteo Consiglio; Editor: Margherita Curti