Etiopia, l’ONU investiga per presunti crimini di guerra

Una donna etiope indossa un niqab rosso e guarda verso la fotocamera Una donna etiope indossa un niqab rosso e guarda verso la fotocamera Reuters/ Baz Ratner

22 dicembre 2020

Le violazioni dei diritti umani commesse durante il conflitto nella regione del Tigray sono equiparabili a crimini di guerra

Le Nazioni Unite (ONU) cercano di inviare un team sul territorio etiope del Tigray così da poter indagare su presunte violazioni dei diritti umani, inclusa la recente uccisione di massa di Mai Kadra, che potrebbero equivalere a crimini di guerra. Il Commissario ONU per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha descritto questi incidenti come "strazianti" e "spaventosi" e ha sottolineato la necessità di "un'indagine approfondita e trasparente per stabilire la responsabilità e garantire la giustizia".

Nelle ultime sei settimane, unità dell'esercito etiope (ENDF) e il Fronte Popolare di Liberazione del Tigray (TPLF) si sono scontrati nella regione settentrionale del Tigray, causando un'esplosione di violenza che ha portato allo sfollamento di più di 950.000 persone. Questo ha reso impossibile per gli operatori umanitari accedere all'area colpita dal conflitto, così da fornire sostegno alle vittime civili e raccogliere informazioni. Tra gli attacchi di artiglieria su aree popolate, esecuzioni sommarie, diffusi saccheggi e molti altri abusi commessi da entrambe le parti, Michelle Bachelet ha evidenziato l'uccisione di almeno 600 persone amhariane, nella città nord-occidentale di Mai Kadra il 9 novembre 2020, episodio che ha rappresentato un punto di svolta nelle indagini sui crimini di guerra. Infatti, la brutalità e la distruzione dilagate hanno segnalato gravi violazioni dei diritti umani.

Fino ad ora le Nazioni Unite hanno monitorato la situazione a distanza e hanno raccolto informazioni dai rifugiati fuggiti nel vicino Sudan e da altre ONG. Tuttavia, la responsabilità per le uccisioni di civili è difficile da attribuire a causa del fatto che sia l'esercito che le forze ribelli negano di aver commesso atrocità. La carenza delle telecomunicazioni e i rigidi controlli governativi sull'accesso alla regione rappresentano ulteriori ostacoli. Tuttavia, "queste uccisioni sono riconducibili a crimini di guerra e c’è bisogno di indagini indipendenti, imparziali, approfondite e trasparenti", ha detto Michelle Bachelet, sottolineando l'impegno delle Nazioni Unite a cercare giustizia per le vittime.

 

Per saperne di più:

https://www.aljazeera.com/news/2020/12/22/un-seeks-to-get-rights-team-to-ethiopias-tigray-for-probe-crimes

https://www.washingtonpost.com/world/africa/ethiopia-tigray-mai-kadra-massacre/2020/11/24/2fcb4218-2e76-11eb-9dd6-2d0179981719_story.html

 

Autore: Sara Mariani; Editor: Maxime Grenier

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