Crimini di guerra riportati nel nuovo rapporto sullo Yemen

Un giovane cammina attraverso la landa desolata vicino ad al Khocha, sulla costa occidentale dello Yemen Un giovane cammina attraverso la landa desolata vicino ad al Khocha, sulla costa occidentale dello Yemen 2019 European Union/Peter Biro

09 settembre 2020

Per il terzo anno consecutivo, gli esperti del GEE riportano gravi violazioni dei diritti umani commessi in Yemen

Una recente dichiarazione rilasciata dal Gruppo di eminenti esperti internazionali e regionali sullo Yemen (GEE) – incaricato dal Consiglio dei diritti umani di monitorare e riferire sulla situazione dei diritti umani nel paese – ha rimarcato i fallimenti collettivi della comunità internazionale e di tutti le parti coinvolte nel conflitto che devasta il paese e la sua popolazione da sei lunghi anni.

Le ostilità iniziarono nel tardo 2014, con le rivolte Houthi e la loro graduale conquista della capitale Sana’a; nel marzo 2015, il presidente dello Yemen fu costretto a fuggire all'estero. In risposta, l'Arabia Saudita formò una coalizione con Egitto, Sudan e la maggior parte degli stati del Consiglio di cooperazione del Golfo, e con il sostegno da Stati Uniti e Regno Unito, per ripristinare il governo riconosciuto a livello internazionale nello Yemen.

Secondo l'ultimo rapporto pubblicato dal GEE, la serie di attacchi aerei condotti dalla coalizione tra giugno 2019 e giugno di quest'anno “sembra essere stata intrapresa senza il dovuto rispetto dei principi di distinzione, proporzionalità e precauzione per proteggere i civili e gli oggetti civili ”. Il rapporto, che ha anche indagato sugli effetti delle mine antiuomo piantate illegalmente dagli Houthi, ha determinato che la coalizione e gli Houthi stiano effettuando attacchi indiscriminati, senza riguardo per i civili e le infrastrutture vitali colti nel fuoco incrociato. Le prove evidenziano il ruolo del governo dello Yemen, del Consiglio di transizione meridionale e dei membri della coalizione, dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti. Il GEE ha inoltre espresso serie preoccupazioni per la fornitura continua di armi da parte di Stati terzi, citando i principali attori Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Canada.

Gli investigatori sui diritti umani nominati dalle Nazioni Unite hanno richiesto un'indagine penale approfondita sui sospetti crimini di guerra.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2020/09/1072012

 

Autore: Giulia Ferrara

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