UNICEF su Boko Haram: “Più di 1.000 bambine rapite dal 2013”

Il rilascio di 82 giovani donne rapite da Boko Haram. Il rilascio di 82 giovani donne rapite da Boko Haram. EPA

18 aprile 2018

Nel suo decimo anno di attività, il conflitto continua a produrre vittime innocenti in Nigeria, specialmente tra i bambini.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) ha rilasciato una dichiarazione ufficiale il 13 aprile 2018 nella quale reitera con vigore la condanna verso la continua violenza contro i bambini portata avanti dal gruppo islamico estremista Boko Haram sin dal 2013. Questa dichiarazione avviene alla vigilia dell’anniversario del rapimento di 276 bambine nella città di Chibok, Nigeria nord-orientale, che il 14 aprile 2014 ha sconvolto la comunità internazionale. UNICEF riporta che i casi di rapimento verificati ammontano a 1.000; in aggiunta, 2.295 insegnanti sono stati uccisi durante il conflitto e almeno 1.400 scuole sono state distrutte.

Jamaatu Ahlis Sunna Liddaawati wal-Jihad, comunemente chiamato Boko Haram, è un gruppo armato creato nel 2002 nello stato nigeriano di Borno. Il suo scopo è di creare uno stato Islamico puritano e conseguentemente quello di impedire la partecipazione dei musulmani ad attività considerate occidentali. Questa è la ragione principale per cui scuole laiche sono state uno dei suoi target primari sin dalla sua creazione e dà significato al suo nome. Infatti, Boko Haram significa in lingua Hausa “l’educazione occidentale è vietata.” Dalla sua creazione, il gruppo militare ha impiegato tattiche di guerriglia sempre più aggressive; nel 2002 la sua strategia militare consisteva in uomini armati in moto che attaccavano oppositori politici al movimento. Dal 2013 sono passati alla violenza indiscriminata contro i civili, con azioni di rapimento, assassinio, stupro, razzia e matrimonio forzato.

Nel 2015, il presidente Muhammadu Buhari ha vinto le elezioni presidenziali in Nigeria con la promessa della sconfitta di Boko Haram. Tuttavia queste promesse non sono corrisposte a fatti. Il conflitto, oggi al suo decimo anno, è ancora attivo, con l’ultimo caso di rapimento avvenuto a febbraio di quest’anno nella città di Dapchi, dove 100 ragazze sono state rapite. Pochi progressi sono stati fatti in direzione di un accordo con il gruppo e un terzo delle giovani donne rapite a Chibok rimangono ancora scomparse. Attori nazionali e internazionali dovranno unire le forze per terminare la violenza in Nigeria e una particolare attenzione dovrà in futuro essere dedicata alla reintegrazione delle vittime di rapimento nella società, la quale risulta ad oggi fallimentare in numerosi casi.

 

Per maggiori informazioni, leggere:

https://www.reuters.com/article/us-nigeria-security/nigerias-boko-haram-has-abducted-more-than-1000-children-since-2013-u-n-idUSKBN1HJ3KQ

http://ucdp.uu.se/#/onesided/2332

http://www.bbc.com/news/world-africa-13809501

http://www.bbc.com/news/world-africa-32299943

https://www.unicef.org/wca/press-releases/more-1000-children-northeastern-nigeria-abducted-boko-haram-2013

https://www.unicef.org/nigeria/emergency_11524.html

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