Lo stato della pace e sicurezza globale

Sede delle Nazioni Unite a Ginevra Sede delle Nazioni Unite a Ginevra © Photo by Mat Reding on Unsplash

Questo articolo è una breve presentazione del rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite su pace e sicurezza globale. 

Il Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Antonio Guterres, ha inviato nel 2020 un nuovo rapporto all'Assemblea Generale dell’ONU. Guterres è a capo del Segretariato dell’ONU, ufficio operazionale della stessa, della quale è il nono Segretario Generale. In precedenza Guterres ha ricoperto la carica di Alto Commissario per i Rifugiati dell’ONU, dal 2005 al 2015, ed ha quindi avuto esperienza diretta di molte questioni che riguardano i rifugiati in molti paesi come l’Iraq, il Sud Sudan, lo Yemen, la Siria, e la Repubblica Centrafricana. Quindi Guterres è molto sensibile agli affari umanitari, avendo speso la maggior parte della sua carriera tentando di aiutare le persone meno fortunate dalle loro condizioni di povertà e persecuzione.

Il rapporto mira a diffondere consapevolezza sullo stato della pace e sicurezza globale e le sue ripercussioni su diverse categorie di persone nel mondo, a fine di allocare in maniera effettiva risorse e aiuti per quelli che ne hanno più necessità. Il report è stato inviato sulla base della risoluzione 72/243 dell’Assemblea generale, che dà mandato al Segretario Generale di produrre una analisi sullo stato globale della pace, seguendo come guida i principi della Carta dell’ONU. L’obiettivo principale del Report è di sottolineare chiaramente dove nel mondo c’è maggior bisogno di supporto umanitario. Inoltre, il Report descrive brevemente anche quale sarà il lavoro dell’AG a riguardo, in vista del suo settantacinquesimo anno di operato.

Il rapporto del Segretario Generale dell’ONU ha sottolineato che in molte parti del mondo la popolazione vive in condizioni di povertà e in stato di insicurezza. Molte persone hanno bisogno di aiuti umanitari per sopravvivere in diverse aree geografiche. Guterres inoltre sottolinea il declino negli ultimi anni del fenomeno della guerra interstatale come maggiore fonte di conflitto, mentre era predominante ai tempi della creazione dell’ONU. Oggi le guerre tra stati non costituiscono più la preoccupazione principale, essendo state sostituite come principali fonti di conflitto dalle guerre civili. Secondo uno studio del 2018 del World Social Report, il 71 per cento della popolazione globale vive in paesi dove l’ineguaglianza è in aumento, il 20,8 per cento in paesi dove l’ineguaglianza è in riduzione, e l’8,2 per cento in paesi in cui l’ineguaglianza rimane stabile. 

Inoltre, il rapporto denota una disparità regionale riguardo l’insorgenza dei conflitti armati: Europa, Asia Orientale e America Latina sono caratterizzate da un declino dei conflitti armati nelle ultime quattro decadi. D’altra parte regioni come il Medio Oriente, l’Africa e le regioni Arabe sono caratterizzate da un aumento dell’insorgenza di conflitti armati e violenti.

Nel documento si sottolinea anche il pericolo costituito dalle armi nucleari per i civili di paesi che sono caratterizzati da alti tassi di violenza. Inoltre, si nota come la non-proliferazione nucleare stia perdendo la rilevanza che aveva guadagnato subito dopo il termine della Guerra Fredda. Secondo il Segretario Generale vi è una correlazione tra paesi con alti tassi di violenza e una maggior tendenza alla proliferazione nucleare.

Il Segretario Generale ONU conclude il rapporto ribadendo la necessità di maggiore cooperazione internazionale a fine di ridurre le diseguaglianze nel mondo e portare i cittadini di diverse aree del mondo fuori da stati di povertà assoluta. Guterres raccomanda l’inclusione a tal fine di ‘attori locali, della società civile e del settore privato’ e che sia assicurata ‘la piena e effettiva partecipazione delle donne, dei giovani e di altri segmenti delle società civili, come le persone portatrici di disabilità,’ Guterres ha sottolineato come già fatto in precedenza che il mondo ha a sua disposizione risorse sufficienti per garantire a tutti una qualità della vita accettabile, e che includa sicurezza e stabilità. In ogni modo, secondo il Segretario Generale, raggiungere questo obiettivo è solo possibile tramite una effettiva interazione tra stati e attori locali dedicati all’aiuto del prossimo. In questo modo, lo stato globale di pace e sicurezza potrebbe migliorare per quelli che ne hanno più bisogno nel loro quotidiano.

 

Per saperne di più:

https://dppa.un.org/sites/default/files/2010245_sg_report_web.pdf

 

Autore: Gabriella Pavlakis; Editor: Sitara Sandhu; Traduzione: Philippe H. M. Leroy Beaulieu

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