L'impatto della violenza esplosiva sulla nutrizione dei bambini

Sei bambini nel deserto, Sware, Kenya Sei bambini nel deserto, Sware, Kenya © Photo by Tucker Tangeman on Unsplash

Questo articolo è una breve presentazione del rapporto di Action On Armed Violence (AOAV) sulla relazione tra guerre e fame. 

Action on Armed Violence (AOAV) è un centro di ricerca che svolge attività di analisi e monitoraggio sull'impatto della violenza armata nelle aree popolate. In questo rapporto, Verity Hubbard, una ricercatrice di AOAV, ha analizzato l'impatto delle armi esplosive sulla nutrizione dei bambini.  

Il rapporto di AOAV sottolinea come il cibo sia ancora usato come strumento di guerra. Secondo Alex de Waal, autore del libro Mass Starvation, oggi tutte le carestie sono causate dalla guerra e dall'ostilità ai principi umanitari. Infatti, secondo il World Food Programme (WFP), per poter mettere fine alla fame nel mondo devono finire anche i conflitti. Oggi, dopo dieci anni di declino costante, la fame nel mondo è di nuovo in aumento e una delle ragioni principali è l'uso di armi esplosive, come attacchi aerei, bombardamenti e ordigni esplosivi improvvisati (IEDs), che danneggiano le catene di approvvigionamento alimentare e provocano carestie artificiali. I bambini sono le principali vittime dell'insicurezza alimentare, poiché soffrono di malnutrizione, crescita rallentata, deperimento e morte. 

In particolare, l'impatto delle armi esplosive sulla nutrizione è impressionante poiché le esplosioni danneggiano la catena alimentare, dalla produzione al trasporto e alla distribuzione, causando insicurezza alimentare, aumento dei prezzi e fame. Secondo il rapporto, i siti di produzione alimentare, come i terreni agricoli, sono per lo più danneggiati da attacchi esplosivi aerei, che danneggiano il suolo, le colture, i canali di irrigazione e i depositi di grano, come si è visto in Ucraina orientale e in Siria. Anche il rischio percepito di attacchi futuri provoca insicurezza alimentare, poiché gli agricoltori evitano di coltivare e la terra rimane inutilizzata. Inoltre, i terreni bonificati dalle mine sono sterili a causa della presenza di contaminanti nel suolo e dell'assenza di nutrienti.  

Per quanto riguarda il trasporto degli alimenti, gli esplosivi aerei causano grandi danni agli snodi di trasporto degli alimenti, un esempio è il porto di Hudaydah nello Yemen. Infatti, secondo il The Economist, lo Yemen dipende dalle importazioni per il 90% del suo cibo. Nel 2015, un attacco aereo ha colpito il porto e ha danneggiato le strutture di stoccaggio del cibo portando a una riduzione del numero di navi che importano cibo, da 75 a luglio a 34 ad agosto, e a un conseguente aumento dei prezzi del 28%. Inoltre, anche i mercati alimentari sono presi di mira dai terroristi perché un attacco a un mercato alimentare permette di distruggere le scorte di cibo e causa molte vittime. Per esempio, l'Iraq è il paese che registra il maggior numero di attacchi con armi esplosive nei mercati: nel periodo tra il 2011 e il 2019, sono stati registrati 394 incidenti. Inoltre, il rapporto sottolinea come le tattiche del conflitto moderno impediscano alle agenzie umanitarie di fornire assistenza a chi ne ha bisogno. Spesso, gli aiuti umanitari vengono colpiti da attacchi con armi esplosive oppure il loro ingresso viene negato. Per questo, l’insicurezza alimentare è diventata una caratteristica intrinseca dei conflitti moderni. 

Inoltre, secondo il rapporto, i bambini sono quelli che soffrono di più per la scarsità di cibo. Carenze di micronutrienti e malnutrizione cronica o acuta sono le principali conseguenze dell'insicurezza alimentare per i bambini. In generale, più di un bambino su quattro è affetto da arresto della crescita e l'80% dei 144 milioni di bambini al mondo che ne soffrono vive in zone colpite dalla guerra. Inoltre, il rischio di morte per denutrizione è molto alto, almeno il 45% dei decessi tra i bambini di cinque anni sono legati alla malnutrizione. Inoltre, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i bambini che soffrono di arresto della crescita nelle zone colpite dai conflitti sviluppano problemi di cognizione e malattie croniche legate alla nutrizione. 

Infine, il rapporto mostra come la malnutrizione infantile non sia solo legata alla fame, ma anche al tipo di cibo consumato dai bambini nelle zone di conflitto. Infatti, le forniture di cibo nei campi per sfollati sono inadeguate per i bambini piccoli, poiché mancano dei nutrienti più importanti. I cibi a cottura istantanea hanno livelli troppo alti di zucchero e hanno un impatto negativo sulla salute dei bambini provocando obesità. Per esempio, il rapporto sottolinea che nel 2016, nei campi profughi siriani la percentuale di bambini in sovrappeso o obesi era superiore all'incidenza di deperimento o arresto della crescita. L'inaspettata alta prevalenza di ipernutrizione è dovuta principalmente alla scarsa qualità del cibo fornito nei campi. 

Di conseguenza, il rapporto mostra come il cibo sia ancora usato come arma di guerra e che i bambini sono i primi a subirne le conseguenze. Perciò, è necessario fare più ricerche sulla correlazione tra l'uso di armi esplosive e la malnutrizione nelle aree colpite dai conflitti. 

 

Per saperne di più:

https://aoav.org.uk/2021/the-impact-of-explosive-violence-on-child-nutrition/

https://www.economist.com/the-economist-explains/2017/04/12/yemens-worsening-humanitarian-crisis 

 

Autore:Eleonora Gonnelli; Editore: Benedetta Spizzichino

 

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