L’analisi di genere nella risposta umanitaria

Una donna con in mano una bandiera palestinese Una donna con in mano una bandiera palestinese © Anne Paq/Activestills.org

Questo articolo è una breve presentazione del rapporto di CARE sullo sviluppo dell'analisi di genere nella risposta umanitaria

Questo rapporto è stato condotto dall'organizzazione umanitaria internazionale CARE in collaborazione con l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA). Questo lavoro fa parte degli sforzi per assicurare l'implementazione dell'analisi di genere all'interno del processo del Ciclo del Programma Umanitario (HPC) 2021. L'obiettivo di questa ricerca è quello di sintetizzare i rapporti di analisi di genere del territorio palestinese occupato per aiutare gli attori HPC a sviluppare meglio l'analisi di genere.

La rilevanza di questo rapporto deriva dalla necessità di analizzare i diversi impatti su donne, ragazze, uomini, ragazzi e persone di diverse identità di genere durante la crisi umanitaria. Attraverso un'analisi approfondita, che identifica i bisogni, le capacità e le priorità dei diversi generi, la risposta dell'azione umanitaria può incorporare raccomandazioni appropriate che coprano tutti coloro che ne hanno bisogno.

Anche se sono stati fatti notevoli progressi verso l'integrazione nell’analisi di genere, si potrebbe ancora migliorare l'aspetto più specifico settoriale e trasversale, dato che la maggior parte dell'analisi di genere ha continuato a concentrarsi sulle aree tradizionali associate a questioni femminili, come ad esempio la violenza di genere.

Le disuguaglianze di genere sono diffuse nei territori palestinesi occupati a causa delle tradizionali norme di genere che limitano la libertà di movimento, il potere decisionale, l'accesso alla salute, all'istruzione, ad altri servizi e risorse di base. Inoltre, le donne socialmente ed economicamente svantaggiate, i giovani e le popolazioni emarginate, come le persone che vivono con disabilità, subiscono una discriminazione ancora maggiore.

La Humanitarian Needs Overviews del 2020 ha stimato che circa 2,4 milioni di palestinesi (50,3% donne, 49,7% uomini) avrebbero bisogno di assistenza umanitaria quest'anno, poiché continuano a dover affrontare alti tassi di povertà e un accesso limitato ai servizi essenziali. La risposta sia alla crisi umanitaria che a COVID-19 diventa sempre più complessa se aggiunta alle disparità di genere esistenti e persistenti. Oltre al limitato accesso agli aiuti umanitari nelle comunità, la partecipazione e il coinvolgimento delle donne nella definizione delle priorità e nella ricerca di soluzioni sembrano essere limitati. La ricerca mostra che le donne e le ragazze devono affrontare ulteriori sfide a seguito della crisi COVID-19, indipendentemente dal paese o dal contesto, come la divisione del lavoro domestico, il lavoro di assistenza non retribuito, la mobilità limitata e i crescenti livelli di violenza domestica. Negli ultimi anni, le iniziative dei gruppi per i diritti delle donne palestinesi hanno portato avanti l'impegno civile e politico delle donne nel Paese. Tuttavia, devono ancora essere fatti progressi per sradicare gli atteggiamenti di una società patriarcale costruita intorno ai ruoli di genere.

Nel complesso, le raccomandazioni di CARE includono la continuazione della disaggregazione di tutte le informazioni e l'analisi dei dati in base al sesso ed età durante tutto il processo del ciclo del Programma Umanitario. È necessario aumentare gli sforzi per pianificare e realizzare attività che affrontano le cause alla radice della disuguaglianza di genere come componente chiave degli interventi nei territori palestinesi occupati. Maggiori progressi potrebbero anche essere fatti incorporando nel processo del piano di risposta umanitaria obiettivi più elevati e maggiori finanziamenti per le organizzazioni e i programmi nazionali per i diritti delle donne gestiti direttamente dalle donne.

Altre soluzioni potrebbero essere trovate nella revisione di altri progetti di intervento per rispondere meglio alle disuguaglianze di genere.  Infine, è importante promuovere gli investimenti come azioni essenziali per salvare vite umane nelle risposte umanitarie, considerando la necessità di personale rappresentativo e/o di capacità tecniche sensibili al genere.

 

Per saperne di più:

https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/CARE-OCHA-RGA-Report-for-oPt.pdf

https://live-care.pantheonsite.io/our-impact/gender-in-practice

https://www.unocha.org/sites/unocha/files/OOM%20Template%20gender%20-%2005Aug2019%20%28002%29.pdf

https://eige.europa.eu/gender-mainstreaming/methods-tools/gender-analysis

 

Autore: Carla Pintor

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