I Civili, le prime vittime della Violenza da Ordigni Esplosivi

Civili che si riuniscono dopo un episodio di violenza da armi esplosive in Siria Civili che si riuniscono dopo un episodio di violenza da armi esplosive in Siria © AFP

Di seguito viene riportata una sintesi del Report di Valutazione della Violenza causata da Ordigni Esplosivi del 2018, elaborato da Action on Armed Violence. 

La violenza da ordigni esplosivi ha un devastante impatto su coloro che ne sono coinvolti. Indipendentemente dal fatto che gli attentati avvengono sotto la direzione dello stato, le vittime sono spesso i passanti, che non sono il bersaglio degli attacchi. La maggior parte delle vittime della violenza da armi esplosive è costituita da civili, secondo quanto riportato nel progetto di valutazione della violenza da ordigni esplosivi del 2010 della Action on Armed Violence (AOAV). Crescono le preoccupazioni in merito al perpetuarsi dell’uso delle armi esplosive su scala internazionale. Oltre alle perdite umane, si calcolano danni a infrastrutture, traumi per la salute mentale e diffusione della povertà. 

La AOAV effettua una relazione di valutazione della violenza da armi esplosive ogni anno. Come istituzione benefica con sede a Londra, la AOAV intende dare sostegno alle vittime civili al fine di ridurre la violenza armata globale e influenzare le leggi internazionali in materia di armi improvvisate e convenzionali. I dati del report annuale del 2018 sono stati raccolti attraverso un esame incrociato dei report dei media in lingua inglese, che prende a riferimento fattori come il tempo, la data, il luogo dell’accaduto, il numero delle vittime e altri danni. Una ricerca per parole chiave è stata fatta su Google News per trovare le varie fonti. Sono stati resi noti report che testimoniano almeno una vittima di un episodio di violenza da armi esplosive, con il numero dei feriti dichiarati. Sebbene dai report dei media non sempre si evinca il tipo di pericolo, la AOAV riconosce che non tutti gli episodi di violenza da armi esplosive sono stati inclusi nel report del 2018. 

Il report del 2018 indica nuove tendenze e rinforza la continua presenza delle altre. Anzitutto, nel 2018 sono stati registrati 32.110 morti e feriti a causa di armi esplosive usate nel mondo. Di questi episodi, il 70% delle vittime era costituito da civili. Le armi esplosive colpirono maggiormente le aree popolate, portando il tasso delle vittime al 90%. Sulla base di questi calcoli, approssimativamente 26 civili al giorno sono morti per la violenza da armi esplosive. Morti e feriti per armi esplosive a discrezione dei 10.040 resoconti degli stati, con 10.716 resoconti di entità non statali sono virtualmente equi. Tuttavia, morti e feriti per armi esplosive sono diminuiti del 30% tra il 2017 e il 2018. 

Le osservazioni sul maggior rischio per i civili feriti dagli esplosivi nelle aree popolate sono in linea. I quartieri residenziali urbani risultano essere l’area popolata più interessata dalla violenza da armi esplosive. Gli attacchi nelle aree urbane tendono a colpire diversi quartieri alla volta, estendendo il pericolo. In aggiunta, mercati, villaggi e luoghi di preghiera sono altre sedi comuni. Anche quando le armi esplosive sono di uso militare, il 66% degli episodi di violenza esplosiva prende di mira proprio i civili nelle aree popolate. 

Si sono registrati morti e feriti a causa degli ordigni esplosivi in 64 diversi paesi nel 2018. Iraq, Siria e Yemen riportano alcune delle più alte frequenze come nel  2017. La Siria ha registrato il numero più alto di morti e feriti tra la popolazione civile nel 2018, con Afghanistan, Yemen, Iraq, e Pakistan a seguire. I tassi più alti di civili morti in stragi avvenute in Siria sono stati registrati a Febbraio e Marzo 2018. Iraq e Pakistan hanno registrato casi mortali tra i più bassi storicamente. Afghanistan, Yemen, India e Libia hanno subito un forte aumento delle vittime. 

Sebbene il numero delle vittime per violenza da armi esplosive sia diminuito nel 2018, resta ancora molto da fare. Gli stati e gli altri attori sociali dovrebbero mettere fine all’uso di armi esplosive specialmente nelle aree popolate. Per ottenere questo risultato, gli stati dovrebbero rivalutare le politiche in materia e collaborare con le organizzazioni internazionali per stabilire una dichiarazione politica internazionale. In aggiunta, gli stati, le organizzazioni internazionali e non governative dovrebbero rendere disponibili i dati relativi alle armi esplosive e monitorare il loro uso. Ciò rende necessario innanzitutto studiare più da vicino gli effetti delle armi esplosive sulle vittime. 

Devono essere apportate modifiche sull'uso di armi esplosive per mettere fine alla sofferenza sproporzionata della popolazione civile. 

 

Il report originale è disponibile qui:

https://aoav.org.uk/wp-content/uploads/2019/05/Explosive-Violence-Monitor-2018-v5.pdf

 

Per saperne di più: 

https://reliefweb.int/report/world/2018-year-explosive-violence

https://aoav.org.uk/explosiveviolence/

 

Author: Christina Borst; Traduzione: Simona Smacchi

 

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