La Strategia della Croce Rossa per il 2019-2022

Un veicolo della Croce Rossa mentre “naviga” le acque di un fiume Un veicolo della Croce Rossa mentre “naviga” le acque di un fiume © ICRC blogs

Il presente articolo costituisce una presentazione del Rapporto "ICRC Strategy 2019-2022", pubblicato dal Comitato Internazionale della Croce Rossa nel Settembre 2018.

Ogni giorno, centinaia di migliaia di civili continuano a venire perseguitati, maltrattati, sfollati, feriti o uccisi per ragioni legate ai conflitti. Il costo umano della guerra, diretto o indiretto, è infatti scioccante, con numerose vittime civili regolarmente considerate come inevitabili conseguenze della guerra. Conflitti e violenze stanno generando ingenti bisogni umanitari in tutto il mondo (maggiori informazioni su questo argomento si possono trovare nel Rapporto "Le crisi umanitarie mondiali nel 2019") e la continua (per lo più, intenzionale) noncuranza per il diritto internazionale umanitario (DIU) è ora diventata una caratteristica comune di tutti i moderni conflitti.

In un simile scenario, nonostante le evidenti difficoltà riscontrate, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) sta progressivamente cercando di ritagliarsi e negoziare uno spazio umanitario necessario per compiere la sua missione. Salvare vite umane, alleviarne la sofferenza e rispondere ai bisogni delle persone rimane infatti la forza trainante dell'impegno umanitario del CICR ed il focus principale dei suoi impegni e sforzi. Alla luce di ciò, la nuova strategia CICR per il 2019-2022 mira a guidare l'organizzazione ed il suo personale nella valorizzazione e nello sviluppo delle rispettive iniziative di protezione. In particolare, fornendo una guida per le future azioni da compiere nei prossimi quattro anni, la nuova strategia intende affrontare le moderne crisi umanitarie, nonché strutturare le capacità di adattamento del CICR, sia nella realizzazione della sua risposta di protezione, sia nella portata della sua attività umanitaria.

La strategia si articola in cinque orientamenti strategici.

Secondo il primo, il CICR dovrà influenzare e cambiare il comportamento delle parti in conflitto, nonché rafforzare le proprie strategie, al fine di prevenire violazioni del diritto internazionale umanitario ed alleviare la sofferenza umana. Per farlo, dovrà rafforzare il proprio ruolo di intermediario neutrale ed instaurare rapporti di fiducia con Stati, attori armati non statali e altre parti interessate. Il CICR continuerà a costruire ponti con tutte le parti in conflitto e si sforzerà di stabilire il dialogo necessario per ritagliare spazi neutrali, prevenire l'escalation della violenza e mitigare l'impatto del conflitto sulla vita delle persone da esso colpite. Unirà esperienza operativa, competenza tecnica, rete diplomatica e conoscenza contestuale con informazioni e flussi di dati, al fine di meglio comprendere i nessi causali tra le dinamiche politiche e socioeconomiche, gli sviluppi tecnologici, il comportamento umano e l’indifferenza per i diritti fondamentali e per il DIU. Svilupperà quindi una solida base di conoscenze e prove, per migliorare la sua capacità di anticipare i comportamenti che possono causare la perdita di vite umane e sofferenza.

Il secondo orientamento strategico riguarda invece il miglioramento delle capacità di costruzione del CICR, che si traduce in un potenziamento delle abilità di creare soluzioni pertinenti, sostenibili e a lungo termine, nonché delle sue capacità di eseguire valutazioni concrete delle esigenze umanitarie. La risposta umanitaria deve essere infatti in grado di affrontare problemi più sistemici e a lungo termine e deve saper affrontare non solo i bisogni fisici delle persone, ma anche la salute mentale e l'impatto psicosociale che la guerra ha su di loro.

Secondo il terzo orientamento strategico, il CICR dovrà cooperare, cioè lavorare a stretto contatto con le altre componenti del Movimento, e ciò per aumentare l'impatto delle proprie attività. Dovrà inoltre sviluppare strategie di cooperazione con organizzazioni umanitarie internazionali e locali, con il settore privato ed il mondo accademico, che siano coerenti con il proprio approccio di principio.

Il quarto orientamento strategico è invece rivolto alla forza lavoro globale del CICR. Lo staff e i volontari del CICR dimostrano infatti quotidianamente il proprio coraggio e la propria dedizione, spesso sacrificando la propria sicurezza per compiere la missione del CICR. Il CICR si impegna pertanto a garantire un ambiente di lavoro sicuro ed inclusivo, in cui la diversità della propria forza lavoro globale sia rispettata, protetta e valorizzata.

Infine, il quinto orientamento riguarda la sfera digitale e richiede di sfruttare le opportunità che questa offre, mitigandone però i rischi. A questo proposito, il CICR intende aumentare le opportunità digitali per l'accessibilità ed il coinvolgimento delle persone colpite da conflitti e violenze, specialmente in relazione al ripristino e/o al mantenimento dei contatti con parenti e altri familiari.

 

 

Per maggiori informazioni, visitare:

https://www.icrc.org/en/publication/4354-icrc-strategy-2019-2022

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