Il 25 gennaio 2018 la coordinatrice umanitariA per le Nazioni Unite in Libia, Maria Riberio, ha presentato il piano di intervento umanitario per il 2018. Come noto, la Libia ancora oggi subisce gli effetti di una prolungata crisi politica che affligge il paese ormai da anni, e produce una crescente escalation di violenza, migrazioni interne ed esterne e il peggioramento delle condizioni di vita della maggioranza della popolazione. La disponibilità e l'accesso al cibo, al carburante, acqua, servizi igienici, elettricità e scorte di medicinali sono in costante decrescita mentre l'assistenza sanitaria e i servizi pubblici essenziali sono carenti, determinando un peggioramento della situazione umanitaria nel paese. A ciò si aggiungono una serie di problemi legati alle esigenze di protezione della popolazione civile in ragione del conflitto in atto e dell'insicurezza diffusa, complicati dalla condizione disperata di molti migranti, nonché persone bisognose di protezione internazionale, quali rifugiati e richiedenti asilo.
Alla luce di ciò, attraverso il piano per la Libia per il 2018, gli attori chiamati in causa hanno posto quale obiettivo principale quello di offrire una risposta alle esigenze primarie di 940.000 persone su circa 1,1 milione, bisognose di assistenza primaria e di protezione umanitaria, tra cui sfollati, migranti di ritorno, persone in gravi difficoltà socio-economiche, profughi, rifugiati e richiedenti asilo.
Più precisamente, il gruppo di intervento umanitario in Libia (HCT) ha individuato tre obiettivi strategici: proteggere i diritti della popolazione nel rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani; sostenere un accesso ai servizi di base per le famiglie e le comunità in difficoltà che sia inclusivo, sicuro e dignitoso (per esempio promuovere l'accesso al sistema educativo-scolastico); rafforzare la risposta umanitaria incrementando la consapevolezza e responsabilità. In aggiunta, la strategia umanitaria predisposta dall'ONU per l'anno in corso mira anche a incentivare un approccio multilivello sulla base di tre pilastri: offrire una risposta immediata per le emergenze e assistenza al risparmio (nei primi tre mesi); assistenza multisettoriale appositamente dedicata alle persone e famiglie in stato di bisogno (dopo i primi tre mesi); ristabilire l'efficienza dei servizi essenziali e del supporto economico (durante tutto l'anno).
Il piano 2018 si basa su un'ampia attività di consultazione, raccolta dati e valutazione condotta in stretta collaborazione con le autorità libiche e altri portatori di interessi nel paese africano. Il budget preventivato per il 2018 è di 313 milioni di dollari. Le Nazioni Unite assicurano che il gruppo di intervento umanitario lavorerà in coordinamento con gli altri soggetti coinvolti per assicurare l'individuazione di soluzioni di lungo periodo e intraprendere un processo valido di ripresa in grado di ridurre il gap umanitario in maniera graduale.
Per saperne di più, consulta:
https://unsmil.unmissions.org/sites/default/files/2017_libya_hrp_overview_en_-_final.pdf