Il secondo rapporto annuale di CARE “Soffrire in Silenzio”, mette in evidenza le dieci crisi umanitarie meno riportate del 2017. Il rapporto di quest'anno ha messo in evidenza come fattore maggiormente preoccupante la continua carenza alimentare in Corea del Nord, sottolineando come l'attenzione dei media di tutto il mondo sulla penisola coreana nel 2017 fosse invece focalizzata sulle crescenti tensioni politiche nella penisola coreana. Citando le Nazioni Unite, secondo il rapporto, 18 milioni di nordcoreani, circa il 70% della popolazione del paese, non hanno accesso sufficiente a cibo nutriente.
La terribile situazione umanitaria nel paese isolato a livello internazionale è stata poi aggravata dal regime nordcoreano, come spiega CARE, insieme al riscaldamento globale e a frequenti calamità naturali, come le inondazioni, l'aumento delle temperature e siccità prolungate. La situazione è peggiorata la scorsa estate quando il paese ha subito la peggiore siccità dal 2001. “Tra i più vulnerabili sono le donne e i bambini,” sottolinea lo studio, aggiungendo che “Si stima che quasi un terzo di tutte le madri in gravidanza e allattamento e più di 200.000 bambini soffrano di grave malnutrizione".
CARE non ha il permesso di accedere alla Corea del Nord, dove tra le poche agenzie che gestiscono programmi di aiuto all'interno del paese vi sono il World Food Program (WFP) delle Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (ICRC).
Tutte le dieci crisi elencate nella lista del rapporto sono africane, meno tre. In ordine, sono la Corea del Nord, l'Eritrea, il Burundi, il Sudan, la Repubblica Democratica del Congo, il Mali, il Vietnam, il bacino del Lago Ciad, la Repubblica Centrafricana e il Perù.
Per maggiori informazioni, leggere: