Il Consiglio di sicurezza dell'ONU promuove la protezione dei bambini

Virginia Gamba, Rappresentante Speciale per i bambini nei conflitti armati, parla durante un evento ONU. Virginia Gamba, Rappresentante Speciale per i bambini nei conflitti armati, parla durante un evento ONU. © UN Photo

Gennaio 2018
Il Rapporto del Consiglio di Sicurezza UN presenta le modalità di protezione dei minori e le prospettive per il futuro.

Il rapporto di ricerca ad opera del Security Council descrive nel dettaglio il lavoro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite negli anni 2016-2017 per la protezione dei minori colpiti da conflitti. Il Consiglio, a partire dalla fine degli anni '90, ha sviluppato strumenti politici e legali per incrementare la sua efficacia nel proteggere i  bambini dalle conseguenze dei conflitti. Al giorno d'oggi, il Consiglio, con il suo Gruppo di lavoro sui minori e i conflitti armati, e l'Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale per i bambini nei conflitti armati, lavora congiuntamente per lo sviluppo del mandato.

Il principale strumento che hanno a disposizione per promuovere la protezione dei minori sono due allegati alla relazione annuale del Segretario Generale. Negli allegati ogni anno vengono elencate le parti di un conflitto che hanno commesso una o più delle seguenti violazioni nei confronti dei minori: arruolamento e uso di minori; violenza sessuale; uccisione e mutilazione; attacchi alle scuole e agli ospedali; e rapimenti. Il meccanismo di segnalazione dei colpevoli è volto a incentivare la pressione politica da parte della comunità internazionale su questi, per portarli a rispettare le norme. La ricerca del Security Council Report conclude che il meccanismo di segnalazione, che è stato utilizzato per la prima volta nel 2003, si è dimostrato efficace quando chi commette violazione è uno stato, ma meno efficace quando indica un gruppo armato. Inoltre, le decisioni su chi includere nella lista, che sono prese dal Gruppo di lavoro, sono state criticate nel recente passato, perché accusate di essere influenzate da interessi politici. Tuttavia, la decisione di includere nella lista la coalizione saudita in Yemen ha contribuito a ripristinare una certa credibilità nel processo e nel valore imparziale della lista. Oltre a ciò, il rapporto spiega in dettaglio il case-study Colombia: il paese latinoamericano è una storia di successo per le Nazioni Unite. In Colombia, grazie a un clima politico positivo e a un efficace lavoro di mediazione, la protezione dei minori è stata applicata con successo. Il caso Colombia dimostra che, quando vengono soddisfatte le giuste condizioni, il lavoro del Consiglio di sicurezza può portare a un cambiamento positivo.

Una conseguenza importante di queste azioni è stata la popolarizzazione del mandato: il linguaggio delle risoluzioni e delle dichiarazioni presidenziali ha, sempre più frequentemente, incluso disposizioni specifiche per la protezione dei minori e, in generale, vi è la tendenza a includere più spesso testo di qualità sul tema. Tuttavia, se da un lato vi è una maggiore attenzione al tema e ci potrebbe essere un ulteriore aumento di interesse anche nel prossimo futuro, dall'altro negli ultimi due anni utilizzare efficacemente gli strumenti di protezione si è rivelato più difficile: l’insorgere di minacce nuove e più difficili da controllare, per lo più da parte di gruppi estremisti non statali, ha cambiato lo stato dell’arte, e portato a usare le strutture esistenti di protezione in modo più creativo. Per concludere, le difficoltà sono aumentate, ma la maggiore attenzione sul tema, i segni di depoliticizzazione nel processo di selezione, e alcune dimostrazioni dell’efficacia della lista dei colpevoli, potrebbero essere segnali positivi per il prossimo futuro.

Per maggiori informazioni, leggere:

 

http://www.securitycouncilreport.org/research-reports/children-and-armed-conflict-sustaining-the-agenda.php

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