Celebrando i 25 anni del mandato dell’ONU per i bambini e i conflitti armati

Bambini in piedi davanti al filo spinato Bambini in piedi davanti al filo spinato © Janeb13 su Pixabay

18 gennaio 2022

L’ONU celebra i 25 anni del suo mandato per i bambini e i conflitti armati presentando i suoi risultati e i settori chiave per azioni future

 Il mandato di Rappresentante Speciale del Segretario Generale per i Bambini e i Conflitti Armati fu creato nel 1996 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in seguito ad un rapporto di Graça Machel nel quale evidenziò l’impatto sproporzionato che la guerra ha sui bambini. Venticinque anni dopo, le Nazioni Unite celebrano l’anniversario di questo mandato, che mira a proteggere i bambini che si trovano in luoghi di conflitto dall’essere reclutati da gruppi armati, nonché dall’essere uccisi, mutilati, rapiti e in generale dall’essere a rischio di gravi violazioni dei loro diritti umani e umanitari.

Il mandato ha dato risultati sostanziali poiché le sue relative azioni hanno portato alla liberazione di migliaia di bambini da gruppi armati, e ha contribuito all’assunzione di vari impegni e piani d’azione grazie ai quali le parti in guerra sono state in grado di raggiungere accordi di pace. Attraverso molteplici risoluzioni e documenti di norme informali, l’ONU è riuscita a spingere verso la ratifica di strumenti giuridici vincolanti e di presa di coscienza, inoltre è riuscita non solo ad instituire un consenso globale sulla protezione dei minori, ma anche ad affrontare questioni particolari di grande importanza, come la violenza sessuale contro bambini e la protezione delle scuole durante i conflitti armati.

Tuttavia, secondo il Segretario Generale dell’ONU António Guterres. “occorre fare molto di più”.  Nello specifico, Virginia Gamba, Rappresentante Speciale responsabile del mandato, ha evidenziato tre settori chiave per l’azione futura. Innanzitutto, vi è la necessità di mantenere i quadri di tutela e gli standard già esistenti, inoltre anche l’approvazione di documenti legali vincolanti e non di tutti gli stati dovrebbe essere garantita. In secondo luogo, è necessario riconoscere la prevenzione come uno strumento estremamente utile, poiché gli sforzi per fermare i conflitti prima ancora che inizino consentono di interrompere i cicli di violenza. Infine, occorre ritenere responsabili gli autori di violazioni per garantire l’efficacia delle tutele previste dai vari trattati. Inoltre, i partecipanti alla celebrazione dell’anniversario hanno evidenziato la necessità fondamentale di una collaborazione più forte tra attori internazionali e nazionali, governativi e non governativi, negli sforzi volti a proteggere i bambini coinvolti in conflitti, nonché la necessità di garantire una partecipazione significativa dei bambini a tali processi.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2022/01/1110032

https://reliefweb.int/report/world/statement-occasion-25th-anniversary-united-nations-children-and-armed-conflict-mandate

https://childrenandarmedconflict.un.org/wp-content/uploads/2018/04/WEB-EN_Children-and-Armed-Conflict-Office-Brochure-web.pdf

 

Autore: Charoula Papastefanaki; Traduttore: Alice Storniolo

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