Civili uccisi da soldati australiani in Afghanistan

Un bambino afghano si nasconde tra i soldati in Afghanistan Un bambino afghano si nasconde tra i soldati in Afghanistan Australian War Memorial/ACIJ

19 Novembre 2020

Inchiesta dell’ADF svela “prove attendibili” indicanti l’illegittima uccisione di civili da parte delle forze australiane durante la guerra in Afghanistan

Secondo l’Australian Defence Force (ADF), 25 soldati delle forze speciali avrebbero partecipato, direttamente o come complici, all’illegittima uccisione di civili tra il 2009 e il 2013. L’ADF ha quindi invitato le forze di polizia ad avviare un’indagine federale sulla morte di 39 civili e prigionieri di guerra afghani.  Se le imputazioni saranno confermate da una giuria, tali atti potranno essere sanzionati in quanto “crimini di guerra”, trattandosi di 23 casi di ricorso illegittimo alla forza letale e 2 casi di ricorso a trattamenti crudeli, inumani o degradanti.

Nell’ambito dell’inchiesta, sono stati interrogati più di 400 testimoni: i colloqui hanno fornito prove di una “brama di sangue” e di una cultura dell’“eroe guerriero”, diffuse tra i soldati delle forze speciali. I comandanti avrebbero ricompensato i soldati di grado inferiore per aver ucciso "afgani indifesi" e aver piazzato armi e radio nelle vicinanze per poter sostenere di aver legittimamente ucciso dei nemici durante un’azione. La Commissione indipendente per i diritti umani dell'Afghanistan (AIHRC) ha accolto con favore l'inchiesta, descrivendo i risultati come la prova di un diffuso "disprezzo per la vita afghana, tale da condurre a una normalizzazione dell'omicidio e sfociare in crimini di guerra". L'AIHRC ha richiesto l’avvio di un'ulteriore serie di indagini indipendenti e la pronta erogazione di un adeguato risarcimento.

In una dichiarazione raccolta dallo Human Rights Law Centre, Hadi Marifat, direttore esecutivo della Afghanistan Human Rights and Democracy Organization, ha commentato la pubblicazione del rapporto, esprimendo la sua preoccupazione in merito all'assenza di raccomandazioni concrete sui meccanismi di riparazione e di consulenza per le vittime afghane e le loro famiglie. L'istituzione, in collaborazione con le famiglie delle vittime, di un sistema di compensazione per i risarcimenti è stata fortemente sostenuta da Marifat. Per Horia Mosadiq, direttore esecutivo del Conflict Analysis Network, si spera - e ci si attende - che le vittime afghane possano partecipare alle prossime indagini penali e avere la possibilità di essere ascoltate.

 

Per saperne di più:

https://www.bbc.com/news/world-australia-54996581

https://www.aljazeera.com/news/2020/11/19/australia-troops-war-crimes-xxxx-afghanistan

https://www.hrlc.org.au/news/2020/11/20/afghan-aus-human-rights-brereton-afghanistan-inquiry

https://www.nytimes.com/2020/11/18/world/australia/afghanistan-war-crimes.html

 

Autore: Catherine Gregoire; Traduzione: Ester Zangrandi

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