La Corte penale internazionale autorizza un’indagine su presunti crimini di guerra commessi in Afghanistan

 La sede della Corte penale internazionale a l’Aia La sede della Corte penale internazionale a l’Aia Peter Dejong / AP

10 marzo 2020

Nonostante l’opposizione del governo americano, la CPI indagherà su presunti crimini di guerra commessi dalle forze statunitensi in Afghanistan

Il 5 marzo 2020, la Corte penale internazionale (CPI) ha autorizzato un’indagine su presunti crimini di guerra commessi dalle forze americane, da quelle afghane e dai combattenti talebani in Afghanistan. La CPI ha deciso che l’inchiesta esaminerà i presunti reati commessi a partire dal maggio 2003.

Gli Stati Uniti (USA) hanno invaso l’Afghanistan nel 2001 per smantellare Al-Qaeda e per rimuovere dal potere i Talebani dopo che Osama Bin Laden, la mente dietro l’attacco dell’11 settembre, aveva trovato rifugio presso di loro. La guerra in Afghanistan è il conflitto più lungo che ha coinvolto gli USA ed è costato la vita a migliaia di soldati americani. Secondo le Nazioni Unite (ONU), il conflitto è uno dei più sanguinosi: da quando, nel 2009, l’ONU ha iniziato a registrare il numero delle vittime, “si contano più di 100,000 civili che hanno perso la vita, inclusi 35,000 uccisi e 65,000 feriti”.

La tensione tra la CPI e gli USA ha avuto inizio nel 2017, quando il procuratore Fatou Bensouda ha annunciato la sua decisione di aprire un’inchiesta sui presunti crimini di guerra commessi dagli USA in Afghanistan. Bensouda ha affermato che è ragionevole credere che le truppe americane abbiano commesso atti di tortura, trattamenti crudeli, esecuzioni extra-giudiziali, stupri e violenza sessuale contro i prigionieri di guerra. I giudici della Corte hanno anche approvato l’indagine sui “black sites” della CIA in Polonia, Romania e Lituania dove sono stati trasferiti dei detenuti. Bensouda ha riportato inoltre che il mandato dell’inchiesta è anche esteso alle forze afghane che sono sospettate di aver torturato dei prigionieri nelle strutture di detenzione governative.

Tuttavia, gli USA non sono uno Stato membro della CPI e infatti il Segretario di Stato Mike Pompeo ha prontamente denunciato il mandato e la giurisdizione della CPI. Ha descritto la decisione della Corte come “un’azione davvero incredibile di un’istituzione politica irresponsabile mascherata da organismo giuridico”. Come conseguenza alla decisione della CPI, l’amministrazione Trump ha revocato i visti di ingressi al personale della CPI incaricato di investigare i presunti crimini di guerra. 

 

Per saperne di più:

https://www.aljazeera.com/news/2020/03/icc-authorises-investigation-alleged-afghanistan-war-crimes-200305101406253.html

https://www.nbcnews.com/news/world/icc-approves-probe-u-s-personnel-alleged-war-crimes-afghanistan-n1150276

https://www.bbc.com/news/world-asia-51751717

 

Autore: Silvia Luminati; Editor: Aleksandra Krol

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