Numerosi sfollati interni rapiti e uccisi

Un Casco Blu dell’ONU siede su un veicolo delle Nazioni Unite che pattuglia la città di Bria, mentre i civili camminano intorno Un Casco Blu dell’ONU siede su un veicolo delle Nazioni Unite che pattuglia la città di Bria, mentre i civili camminano intorno Saber Jendoubi/ Foreign Policy

12 settembre 2018

Gli ufficiali delle Nazioni Unite stanno intensificando i loro pattugliamenti dopo l’uccisione di numerosi civili residenti nel campo protetto PK3.

 Il 6 settembre, 9 sfollati interni (in inglese IDP - Internally Displaced People), in maggioranza donne, sono stati rapiti dalla città di Bria ed uccisi. Si ritiene che i responsabili di queste azioni appartengano al violento gruppo ribelle ex‑Séléka, il Front Populaire pour la Renaissance de Centrafrique (FPRC). Nel bel mezzo delle tensioni, c’è stato uno scontro tra l’FPRC e i gruppi armati anti-Balaka che potrebbe aver alimentato le loro rappresaglie.

Circa 100,000 persone vivono nella città di Bria, situata nella Prefettura di Haute-Kotto; 80% di loro sono sfollati interni e 48,000 di questi vivono nel più grande campo di accoglienza per sfollati interni del paese, chiamato KP3. Il gruppo di pattuglia, Missione Multidimensionale di Stabilizzazione Integrata della Repubblica Centrafricana (MINUSCA), ha contribuito alla protezione del campo dal 2014 nella speranza di difendere i civili e prevenire violenze future. La Missione, in breve, ha riportato che giovedì 6 settembre, a tarda notte, 9 persone sono state rapite dal campo e assassinate. Una volta notificato, la Missione ha trasmesso l’informazione dell’incidente al gruppo di pattuglia che ha subito recuperato i corpi ritrovati lungo la Ippy axis. Situata vicino la capitale, Bambari, la Ippy axis è tristemente famosa per la morte di circa 100 civili ed un agente ONU tra marzo e aprile.

A seguito di quanto trapelato, la Missione ha incrementato il numero di guardie intorno al campo e sta conducendo un’indagine. Tuttavia, dopo la diffusione della notizia, forti tensioni tra i civili hanno condotto ad una protesta con 400 dimostranti scesi in piazza contro la MINUSCA. I report hanno rivelato che 2 bombe a mano sono state gettate verso il campo; fortunatamente non ci sono stati feriti. La Missione ha più volte dichiarato che i responsabili coinvolti nelle violenze contro i civili a Bria devono essere perseguiti e consegnati alla giustizia.

 

Per saperne di più visita:

https://news.un.org/en/story/2018/09/1018721

https://refugeesmigrants.un.org/dramatic-rise-central-african-republic-violence-happening-out-media-eyes-warns-unicef

https://reliefweb.int/report/central-african-republic/attacks-against-civilians-bria

https://minusca.unmissions.org/en/minusca-condemns-killing-civilians-and-reinforce-security-idp-camp-bria

https://www.un.org/press/en/2018/db180907.doc.htm

https://news.google.com/search?for=central%20african%20republic%20news&hl=en-US&gl=US&ceid=US%3Aen

https://www.unicef.org/appeals/files/UNICEF_Central_African_Republic_Humanitarian_Situation_Report_June_2018.pdf

 

di Amanda McCurtie
Traduzione di Francesca Acerra

Letto 6279 volte