100 giorni di Guerra a Gaza

Macerie a Gaza Macerie a Gaza Amad El Byed via Unsplash

Striscia di Gaza: 100 giorni di morte, distruzione e quasi due milioni di sfollati

Il 7 ottobre 2023 Israele ha dato il via a un’incessante offensiva contro Gaza, in risposta all’attacco da parte dei combattenti armati delle Brigate Qassam, il braccio armato di Hamas e di altri gruppi palestinesi. Circa 1.140 di persone sono morte durante l'attacco e altre 240 sono state portate a Gaza come prigionieri.

Da quel 7 ottobre, Israele ha avviato una brutale campagna di bombardamenti sulla striscia di Gaza e ha dato un’ulteriore stretta al già opprimente assedio che Gaza subisce dal 2007.

Come riportato da Reliefweb così come da moltissime testate giornalistiche e siti di organizzazioni non governative, sono trascorsi esattamente 100 giorni da quando è iniziata questa guerra devastante, che ha ucciso e reso sfollati migliaia di persone a Gaza. Sono trascorsi 100 giorni di sofferenza e preoccupazione per gli ostaggi e le loro famiglie. Da 100 giorni i costanti bombardamenti su tutta la Striscia ha costretto la popolazione a spostarsi da un luogo all’altro, sradicando nuclei familiari e costringendo intere famiglia  a lasciare tutto da un giorno all'altro, per spostarsi in luoghi che poi si sono rivelati essere altrettanto insicuri.

Questo è stato il più grande esodo interno del popolo palestinese dal 1948.

Ad oggi la guerra ha colpito più di due milioni di persone, l'intera popolazione di Gaza. Molti porteranno cicatrici permanenti, sia fisiche che psicologiche. La stragrande maggioranza della popolazione, compresi i bambini, è profondamente traumatizzata.
I rifugi dell'UNRWA, sovraffollati e insalubri, sono diventati "casa" per oltre 1,4 milioni di persone. A queste persone manca tutto, dal cibo all'igiene alla privacy.
La popolazione sfollata vive in condizioni disumane, in luoghi dove le malattie si stanno diffondendo velocemente e, ancora una volta, molte delle vittime sono bambini.
Vi è una costante precarietà e il rischio di andare incontro ad una condizione di vera e propria carestia.

La situazione dei bambini a Gaza è particolarmente straziante. Un'intera generazione di bambini riporta traumi psicologici ed è chiaro che ci vorranno anni perché le ferite psicologiche guariscano. Migliaia di bambini sono stati uccisi, altri mutilati e resi orfani. Centinaia di migliaia sono stati privati dell'istruzione. Il loro futuro è a rischio, con conseguenze che saranno significative sul lungo termine.

ReliefWeb ribadisce in un intero report dedicato che il Diritto Internazionale Umanitario, istituito per proteggere i civili e regolamentare il comportamento delle parti nel corso dei conflitti, viene sistematicamente violato. Civili e infrastrutture civili, compresi ospedali e rifugi dell'UNRWA, sono stati colpiti negli ultimi tre mesi senza distinzioni e questo ha causato la morte di centinaia di civili e il ferimento di altre migliaia.
I rifugi dell'UNRWA dovrebbero essere costantemente protetti e fornire protezione ai civili che vi cercano riparo. Non dovrebbero mai essere utilizzati a fini militari da nessuna delle parti.

Nonostante i ripetuti appelli anche da parte della comunità internazionale, non si è ancora riusciti a raggiungere una tregua e un accordo umanitario che metta fine all'uccisione di civili a Gaza e consenta, al contempo, la distribuzione di aiuti umanitari: cibo, medicine, acqua e strutture di rifugio sicure.
Non si può trascurare inoltre che l'inizio dell'inverno rende le condizioni di vita dei civili ancora più insopportabili, specialmente per coloro che vivono all'aperto.

Al Jazeera, in concomitanza con questa data simbolica, riporta alcune cifre che ci forniscono una panoramica dell'entità della guerra e delle sue ripercussioni:

  • 23 968 persone sono state uccise, tra cui 9.600 bambini e 6.750 donne
  • 582 persone sono state ferite, tra cui 8.663 bambini e 6.327 donne
  • 100 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi
  • 000 unità abitative sono state danneggiate o distrutte
  • 1,9 milioni di persone sono sfollate internamente
  • 000 studenti sono fuori dalla scuola, con 7 scuole su 10 danneggiate negli attacchi israeliani
  • 15 su 36 ospedali a Gaza sono parzialmente funzionali
  • 500 donne dovrebbero partorire nelle prossime settimane; oltre 180 bambini nascono ogni giorno
  • 2,2 milioni di persone stanno affrontando livelli critici di insicurezza alimentare; 9 persone su 10 passano 24 ore o più senza cibo.

 

Per saperne di più, vedi: 

https://reliefweb.int/report/occupied-palestinian-territory/gaza-strip-100-days-death-destruction-and-displacement-enar#:~:text=%E2%80%9CIn%20the%20past%20100%20days,the%20Palestinian%20people%20since%201948.

https://www.aljazeera.com/features/longform/2024/1/14/israels-100-days-of-relentless-war-on-gaza

 

 

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