Violenti attacchi ai civili della RDC: numeri da record

Gli sfollati interni del campo di Lala cercano rifugio nei villaggi circostanti Gli sfollati interni del campo di Lala cercano rifugio nei villaggi circostanti guenterguni via iStock

I miliziani del CODECO hanno condotto un raid mortale nel campo di Lala, provincia di Ituri

L’Ituri, provincia orientale della Repubblica Democratica del Congo, da dicembre 2017 è diventata teatro di violenze e rappresaglie che hanno coinvolto decine di migliaia di civili. Una delle conseguenze è il grave peggioramento della situazione umanitaria: secondo i dati delle Nazioni Unite si contano ad oggi oltre 1,6 milioni di sfollati interni solo nella provincia. Recentemente, l’area è stata nuovamente teatro di un violento assalto. I combattenti della milizia CODECO (Cooperativa per lo sviluppo del Congo), prevalentemente di etnia Lendu, hanno attaccato un campo di sfollati della provincia, il campo di Lala. Durante l'attacco hanno ucciso almeno 46 civili, tra cui 23 bambini, 13 donne e 10 uomini, e ne hanno feriti altri 8. I combattenti hanno poi bruciato dozzine di capanne, comprese alcune in cui erano rimasti dei civili. 

Secondo i dati raccolti dal Kivu Security Tracker, un progetto gestito congiuntamente dal Congo Research Group, da Human Rights Watch e dalla Bridgeway Foundation, negli ultimi due anni la milizia CODECO ha ripetutamente attaccato campi profughi nell'Ituri e almeno 945 civili sono stati uccisi dall'inizio dell'anno. “Attaccare i civili nei campi in cui cercano rifugio dalla violenza è diventato il marchio di fabbrica eclatante di CODECO”, ha affermato Thomas Fessy , ricercatore senior del Congo presso Human Rights Watch.

I soldati congolesi e le forze di pace delle Nazioni Unite presenti nella zona non sono intervenuti, nonostante le segnalazioni dell'attacco. I soldati congolesi sono entrati nel campo solo dopo l'alba, una volta andata via la milizia, per aiutare a raccogliere morti e soccorrere feriti. Le forze di pace delle Nazioni Unite hanno ammesso che la loro risposta all'attacco è stata compromessa dalla rottura di uno dei loro veicoli corazzati. Human Rights Watch ha sollecitato un'indagine urgente sugli omicidi e ha chiesto il sostegno dell'Unione Africana e delle Nazioni Unite per assicurarsi che i responsabili vengano perseguiti.

L'assalto del CODECO al campo di Lala ha violato il divieto di attacchi ai civili e alle strutture civili ai sensi del diritto internazionale umanitario e l'uccisione deliberata di civili e il saccheggio di proprietà equivalgono a crimini di guerra. I comandanti responsabili dell'ordine dell'attacco dovrebbero essere adeguatamente perseguiti e il governo congolese dovrebbe adottare misure per garantire che i gruppi armati agiscano in conformità con la Convenzione di Kampala del 2012 per la protezione e l'assistenza degli sfollati internazionali in Africa. Inoltre, si sottolinea l'importanza della protezione dei civili nella missione delle Nazioni Unite in Congo (MONUSCO).

Per porre fine alle uccisioni e alla violenza, è necessario un impegno da parte delle istituzioni governative con il sostegno della comunità internazionale per indagare sugli abusi e perseguire i responsabili.

 

Per saperne di più:

https://www.hrw.org/news/2023/07/24/dr-congo-deadly-militia-raid-ituris-displaced

https://www.unhcr.org/news/briefing-notes/unhcr-warns-mounting-violence-against-women-and-girls-eastern-drc

https://www.unhcr.org/news/press-releases/unhcr-calls-urgent-support-6-2-million-people-forcibly-displaced-conflict-dr

 

di Chiara Cacciatore 

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