Gli Stati Uniti e il Consiglio di sicurezza dell'ONU hanno imposto sanzioni a Osama Al Kuni Ibrahim, cittadino libico di 45 anni e capo del centro di detenzione Al-Nasr a Zawiyah, per gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Al Kuni è ritenuto responsabile dello sfruttamento sistematico dei migranti africani nel centro di detenzione ed è accusato di tortura, omicidio, percosse, violenza sessuale e altri maltrattamenti.
il 25 ottobre l'ONU ha aggiunto Al Kuni alla lista degli individui sanzionati, sostenendo che ha agito per conto o sotto l'istruzione di altri due individui strettamente legati alle attività di traffico di esseri umani della rete Zawiyah, ovvero Mohamed Kashlaf (il leader della milizia Al Nasr) e Abdulrahman al Milad. Il Comitato per le sanzioni dell'ONU ha chiesto ai paesi di proibire ad Al Kuni di transitare al loro interno e di congelare qualsiasi fondo nei rispettivi territori. Il giorno successivo, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato il congelamento di tutti i suoi beni e ha proibito qualsiasi transazione. Il direttore dell'Office of Foreign Assets Control, Andrea M. Gacki, ha detto che "il Tesoro sta prendendo questa azione per promuovere la responsabilità e smascherare le attività illecite di coloro che abusano e sfruttano i migranti che transitano in Libia alla ricerca di una vita migliore e più sicura".
Ci sono testimonianze da parte dei migranti di violenze brutali. Persone picchiate con sbarre di ferro, spesso con l'intenzione di costringere il migrante a chiedere soldi alla sua famiglia per facilitare il suo rilascio. Antony Blinken, il segretario di stato americano, ha invitato "il governo di unità nazionale della Libia a ritenere responsabile Al Kuni e tutti coloro che perpetuano tali abusi".
Per saperne di più, visita:
https://www.albawaba.com/news/libyan-national-sanctioned-over-abuse-refugees-1452583
https://home.treasury.gov/news/press-releases/jy0437
Autore: Eleonora Lombardi; Editore: Jasmina Saric