Niger: membri dell’esercito accusati di aver giustiziato più di 70 civili

Soldati nigerini in pattuglia nel deserto di Iferouane, dipartimento di Agadez, febbraio 2020 Soldati nigerini in pattuglia nel deserto di Iferouane, dipartimento di Agadez, febbraio 2020 africanews - Souleymane Ag Anara / AFP

05 settembre 2020

I corpi sono stati rinvenuti in sei fosse comuni: le uccisioni sarebbero avvenute durante le operazioni militari effettuate ad Ayorou la scorsa primavera

Il 4 settembre, la Commissione nazionale per i diritti umani (CNDH) ha pubblicato i risultati delle sue indagini, accusando le forze armate nigerine di aver giustiziato almeno 71 civili, i cui corpi sono stati rinvenuti in sei fosse comuni situate nel dipartimento di Ayorou, nella regione di Tillaberi.

I villaggi interessati si trovano nella regione di confine che separa Niger, Mali e Burkina Faso, dove la situazione securitaria è drammaticamente peggiorata a causa delle incursioni di gruppi armati non statali e combattenti affiliati allo Stato islamico nel Grande Sahara (ISAG). La Commissione - formata da funzionari governativi, parlamentari, avvocati e rappresentanti di sindacati e ONG – ha dato avvio all’indagine in seguito alle accuse mosse contro le forze armate regolari in merito alla sparizione di più 100 civili, arrestati durante le operazioni antiterrorismo effettuate tra il 27 marzo e il 2 aprile 2020.

“I responsabili di queste esecuzioni sommarie ed extragiudiziali fanno parte delle Forze di Difesa e Sicurezza (FDS)” ha affermato Abdoulaye Seydou, membro della CNDH e presidente della Rete panafricana per la pace, la democrazia e lo sviluppo (REPPAD). Secondo quanto riportato da Seydou, le vittime sono state uccise con strumenti da taglio e armi da fuoco di piccolo calibro, ma non vi sono prove che attestino la responsabilità degli alti ranghi dell'esercito nigerino. "Non si tratta dell’intero corpo delle forze armate, ma di alcuni piccoli gruppi", ha aggiunto il segretario generale del CNDH, Alichina Amadou Koulguéni.

L'inchiesta della CNDH ha fatto seguito alle accuse sollevate dalla Missione delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA) e da Amnesty International, che hanno accusato l'esercito nigerino – nonché le forze di difesa e sicurezza di Mali e Burkina Faso - di aver commesso gravi violazioni dei diritti umani nello svolgimento delle operazioni di antiterrorismo nel Sahel. Nell'aprile 2020, la Divisione per i diritti umani della MINUSMA aveva già denunciato la preoccupante "moltiplicazione" dei crimini compiuti dagli eserciti nazionali dispiegati in Mali. Solo nel primo trimestre del 2020, l'esercito maliano è stato accusato di 101 esecuzioni extragiudiziali, mentre le forze armate nigerine avrebbero ucciso 34 civili sul suolo maliano. Il 10 giugno Amnesty International ha pubblicato il suo rapporto sulle violazioni dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza nel Sahel, sollecitando i governi della regione a intensificare la lotta contro l'impunità, indagare sulle accuse mosse agli eserciti nazionali e rispettare quindi gli impegni presi alla luce del diritto internazionale.  

Da quando i risultati del rapporto della CNDH sono stati resi pubblici, non vi è stata alcuna reazione ufficiale da parte delle autorità nigerine. 

 

Per saperne di più:

https://www.bbc.com/news/world-africa-54041564

https://www.lemonde.fr/afrique/article/2020/09/05/une-commission-d-enquete-accuse-des-soldats-nigeriens-d-avoir-execute-des-civils_6051113_3212.html

https://www.jeuneafrique.com/938689/politique/mali-la-minusma-accuse-les-armees-malienne-et-nigerienne-davoir-commis-des-executions-extrajudiciaires/

https://www.amnesty.org/en/latest/news/2020/06/sahel-soldiers-rampage-through-villages-killing-people/

 

Autore: Ester Zangrandi

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